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 2024  settembre 02 Lunedì calendario

Diffuso un manuale per le mogli dei reduci russi

Mosca – «Non avvicinatevi a vostro marito da dietro, quando è di spalle». Questo è uno dei consigli pratici più preziosi, dispensati alle mogli o alle compagne di vita dei reduci rientrati “dall’Operazione militare speciale” in Ucraina, presente in un manualetto scritto da tre Ong russe. E poi «non criticate» il vostro caro e «siate pronte ad un sesso aggressivo».Nella società federale sono evidenti le preoccupazioni, collegate con il ritorno a casa dei soldati dal fronte. Negli ultimi mesi si sono registrati non pochi casi di cronaca finiti tragicamente. Non si vogliono, in generale, creare dei “John Rambo” in versione russa. Reduci, partner di militari e psicologi hanno così organizzato dei focus group per tentare di trovare le contromosse ad un problema che rischia di diventare sociale nel presente e nel prossimo futuro.Il risultato del loro lavoro è appunto questo manualetto – diffuso online in alcune regioni della Federazione (Tatarstan, Celjabinsk), consegnato su carta a quanti stanno per smobilitarsi e presto in distribuzione (stando alle parole degli organizzatori) all’Mgu, l’Università statale di Mosca.«Date loro il tempo di riabituarsi ad essere a casa» è uno dei primi inviti. «Ai vostri mariti vi è scritto nel documento, consultato da Gazeta.ru, è stato necessario tempo per adattarsi alle condizioni militari. Adesso, al contrario, serve alla psiche un rilevante lavoro per tornare indietro alla vita civile».Il percorso da seguire per il recupero è, comunque, lungo, pieno di ostacoli e di amare sorprese. «Se solo circa il 4% degli ex combattenti soffrono di disturbi da sindrome post traumatica fornisce i dati aggiornati il professor Serghej Martynov dell’Istituto internazionale di Salute psicosomatica ben 8 su 10 hanno altri disturbi psicologici». La disfunzione più comune è quella del disadattamento dei tratti della personalità, che in tempo di pace venivano compensati.LE REGOLE
Gli autori del manualetto indicano 12 regole pratiche da seguire. Tra queste viene raccomandato di ascoltare il coniuge, di sostenerlo nelle sue passioni e nei suoi hobby, di reinserirlo gradualmente negli affari familiari, di non insistere nel chiedergli di raccontare quanto vissuto al fronte, di evitare al massimo le discussioni o gli scontri verbali (meglio cambiare discorso e fare finta di nulla). Non ci si deve poi sorprendere troppo se il reduce dormisse «vestito e con le scarpe addosso», mettesse qualche cancello in più nei corridoi esterni all’abitazione o cambiasse la porta di casa. Tutto questo, viene spiegato, è dovuto alla necessità di sentirsi al sicuro.Ma attenzione: osservate, è il consiglio alle partner dei reduci, se comparissero strani medicinali e siate vigili se il vostro caro dovesse iniziare a bere pesantemente e con assiduità.L’ABUSO DI ALCOL
La questione “alcol” è tenuta particolarmente d’occhio in Russia: se l’attaccarsi alla bottiglia dovesse diventare un’abitudine e superare un concentrato e limitato periodo di tempo è bene avvertire subito gli psicologi.La pazienza è la qualità necessaria per superare queste difficoltà, collegate anche all’apparente freddezza del reduce verso i propri familiari, alla sua indisponibilità ad avere contatti fisici come gli abbracci o i baci, alla sua inclinazione alla depressione, al suo desiderare troppo o – al contrario – rifiutare il sesso con il coniuge. Sesso che può diventare «aggressivo», con poche tenerezze, dolcezze e romanticismo.Capitolo a parte il sonno che può avere i suoi cicli interrotti o essere pieno di incubi, le cui conseguenze possono essere visibili anche da sveglio con influenze sull’umore nei giorni successivi. Alle mogli o alle partner dei reduci le quali si trovano a fronteggiare queste situazioni – è consigliato di trovare il tempo per rimettersi in forma fisicamente e moralmente, dedicandosi a quanto porta loro felicità e le aiuta a rilassarsi.