il Fatto Quotidiano, 1 settembre 2024
Demolito il ponte dei “cazzotti” a Mantignano (Fi)
Da domani al via, per questioni di sicurezza, la demolizione del ponticino sulla Greve a Mantignano, alla periferia di Firenze, noto come ponte “dei cazzotti”, luogo testimone della Resistenza e della Liberazione del capoluogo toscano, chiuso da tempo. Il ponte, soprannominato dei “cazzotti” perché ricorda le liti su chi doveva passare per primo con i carri di prodotti agricoli e altro, è noto infatti anche per il sacrificio di un gruppo di partigiani impegnati nel togliere le mine messe dai nazisti che volevano farlo saltare e per il passaggio degli alleati. I soldati giapponesi e americani del 442° reggimento (compagnia G), i “nisei”, ci lasciarono anche una scritta, Los Angeles city limits, aug ’44 – 442 co G, ripresa da un film di propaganda in voga all’epoca negli Usa: Destinazione Tokyo, uscito nel 1943, protagonista Cary Grant.
Alla base della decisione, annunciata da tempo, di demolire la passerella “le criticità strutturali – spiega il Comune di Firenze – dovute sia all’azione degli agenti atmosferici sia alle piene stagionali che nel corso del tempo hanno eroso i piedi delle pile scoprendo i pali su cui si fondano. Inoltre, la struttura non è compatibile con la normativa idraulica come ribadito dall’Autorità preposta. Per questo il Genio Civile ha sollecitato la demolizione, peraltro già prevista nell’ambito di un nuovo progetto di viabilità. Ma i lavori conserveranno comunque le parti storiche. Saranno, infatti, mantenute le spalle del ponte, realizzando per ciascuna un affaccio sul torrente delimitato dalle attuali ringhiere e con l’installazione anche di pannelli informativi. Mentre la parte di trave dell’impalcato con la scritta Los Angeles city limits sarà spostata nel Giardino dei Caduti di Mantignano e Ugnano del 1944.