Il Messaggero, 31 agosto 2024
Gli abitanti di Cortina contro gli elicotteri
Cortina d’Ampezzo (Belluno) – Ci sono troppi elicotteri nei cieli, e sui prati, di Cortina d’Ampezzo. Nel paese in cui periodicamente scoppia la polemica sull’idea di un aeroporto, e in cui sta lentamente procedendo l’istruttoria sul progetto di eliporto con futuribile vertiporto, è un’estate di rotori e pale che girano: non solo e non tanto per prestare soccorso, ma anche e soprattutto per arrivare nel giardino di casa o nello spiazzo del rifugio.A tre lustri di distanza dalla clamorosa protesta dell’allora sindaco Andrea Franceschi contro «arroganza e cafonaggine» di certi ospiti volanti, evidentemente il problema non è stato risolto, per cui ieri l’attuale primo cittadino Gianluca Lorenzi ha firmato un’ordinanza che impone gli atterraggi turistici esclusivamente nell’elisuperficie di Fiames, pena una sanzione di 500 euro a carico dei trasgressori.L’AREAGià nel 2010 un provvedimento comunale aveva individuato l’area di riferimento per gli elicotteri, censita anche dall’Ente nazionale per l’aviazione civile, prescrivendo pure un limite annuo del numero di atterraggi temporanei ammessi. Intorno a Ferragosto di quell’anno, infatti, il sindaco Franceschi era stato perentorio nei confronti dei turisti che esageravano con gli arrivi aerei nella Conca, non rispettando le regole impartite.L’ex primo cittadino, infatti, spiegò: «La nostra non è una guerra a chi possiede e usa un elicottero. Questi personaggi sono bene accetti, quando sono amanti della montagna, e sono la grande maggioranza. Invece ci opponiamo a una certa arroganza e cafonaggine, tipica di una minoranza che deve darsi una regolata».Ma a quanto pare il malcostume è continuato, a leggere il testo che l’attuale sindaco Lorenzi ha dovuto emanare: «Nel territorio di Cortina d’Ampezzo – si legge nel testo – esiste elevato traffico aereo volitivo di elicotteri adibiti anche al trasporto di persone che effettuano la manovra di atterraggio occasionale in superfici provvisorie, anche privi dell’assenso del proprietario del fondo». Dunque oltretutto senza chiedere il permesso dei privati, pare di capire dall’atto, diversi piloti fanno scendere i passeggeri nei luoghi desiderati, anziché a Fiames: magari per essere più comodi alla baita o al ristorante.IL PERICOLOUna situazione di rischio inaccettabile, secondo il Comune: «Tale pratica costituisce pericolo per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, nonché per l’inquinamento acustico, in quanto i velivoli sforano comunque i limiti massimi di decibel previsti nel piano di risanamento acustico».Di conseguenza è stato ritenuto «necessario provvedere in merito, al fine di adottare iniziative contingibili ed urgenti volte a salvaguardare la salute e tutelare la pubblica incolumità dei cittadini presenti sul territorio». A questo proposito, è stata effettuata una ricognizione giuridica, da cui è emersa l’esigenza di provvedere «in assenza di norme di rango pari o superiore che disciplinano tali comportamenti».Perciò il municipio ha disposto «il divieto assoluto su tutto il territorio comunale», con decorrenza immediata, «di sorvolo a bassa quota nonché atterraggio di elicotteri al di fuori dell’area idonea ed identificata nell’elisuperficie di Fiames», di cui sono state specificate le coordinate. Al rispetto dell’ordine potranno fare eccezione i «mezzi in dotazione alle Forze armate, le forze di Polizia dello Stato e Locale, nonché le eliambulanze ed in ogni caso per stato di necessità ed urgenza e di soccorso». In caso di violazione delle prescrizioni, sarà elevata una multa di 500 euro.