La Stampa, 31 agosto 2024
Giambruno e Salvini duetto tra amici sul palco
Ceglie Messapica (BR) – Andrea Giambruno, giornalista di Mediaset, ex compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è ancora a Ceglie Messapica. Dopo aver trascorso le vacanze con la figlia e la premier in un resort pugliese nel paesino vicino Brindisi (anche se la notte dormiva in un B&B vicino), l’ex first gentleman è tornato a Ceglie per partecipare alla kermesse La Piazza del quotidiano digitale Affari italiani. Giovedì ha intervistato l’amministratore delegato di Rfi e ieri sera si è misurato su un terreno a lui più congeniale, la politica, in una intervista a distanza con Matteo Salvini, videocollegato dalla provincia di Bergamo. «È il mio ritorno professionale», ammette compiaciuto, dopo essere stato messo ai margini a Mediaset.Nuovo look senza pizzetto – «l’ha fatto per Giorgia» dicono i ben informati del gossip – camicia bianca sbottonata e completo blu, ma non il “blu Estoril” di cui Giambruno vantava di conoscere l’esatta sfumatura cromatica nel celebre fuorionda che gli costò la rottura con Meloni per le allusioni sessuali rivolte a una collega.«Ormai a Ceglie sono di casa, mi manca la cittadinanza onoraria, però quest’estate ho preso due chili», dice Giambruno mentre aspetta Salvini in ritardo rispetto al collegamento previsto. «Che faccio torno tra dieci minuti?», si chiede guardandosi intorno. «Mi raccomando Salvini è uno tosto», è il consiglio del direttore di Affari italiani Angelo Maria Perrino. «Dici? Vediamo di metterlo in difficoltà», sorride il giornalista di Mediaset.Con Salvini inquadrato nel maxischermo montato nella piazza Plebiscito di Ceglie, Giambruno lo saluta dandogli del lei: «Sono felice di intervistarla perché tra noi c’è un rapporto». Carezza restituita dal segretario della Lega: «Anche a me fa piacere fare questa intervista, e come te (Salvini gli dà del tu, ndr) anche io ho preso due chili in Salento». Giambruno sorride: «È un problema che ci accomuna».Poi comincia subito con una domanda sul vertice del centrodestra: «Com’è andata? Tutto bene? Il governo va avanti spedito o ci sono divisioni? Forse sono ingigantite dai media...». Il leader del Carroccio sembra quasi stupito di dover essere lui a introdurre qualche elemento critico: «Con Antonio e Giorgia ci siamo visti dopo una polemica agostana sullo Ius scholae, ma abbiamo sgomberato il campo da divisioni. Seguiremo il programma di centrodestra che è la nostra bibbia. Lavoriamo alla manovra su stipendi, tasse e pensioni, non sarà una legge di bilancio lacrime e sangue». Giambruno lo interrompe: «Niente di tutto questo, non sarà così». E Salvini aggiunge: «Esatto!».Poi però arriva anche la domanda scomoda di Giambruno: «Lei Salvini ha ottenuto un ottimo risultato alle elezioni europee (il 9%), con tutti i sacrifici che fa per il suo partito non le dispiacerebbe se il generale Vannacci usasse la Lega come un taxi?». Risposta del numero uno del Carroccio: «Mi dispiacerebbe ma non è il caso di Vannacci». Altra domanda ficcante sul caso di Sharon Verzeni e il post del vicepremier sulla pena esemplare per il fermato di origine nordafricana: «Perché tutto quello che fa crea questa enfasi?». E Salvini: «Perché per i media e la sinistra il fatto che io esista è un problema».Salvini sarà pure un problema per gli equilibri del centrodestra e per Giorgia Meloni stessa, però con Giambruno c’è una sorta di feeling politico: «I rapporti umani in politica sono importanti», ribadiscono. Come non ricordare nelle gaffe di Giambruno quando era conduttore qualche richiamo agli slogan della Lega, con le sue uscite che in passato tendevano al negazionismo climatico o al sessismo. «Il ministro tedesco ha caldo in Italia? Se ne stia a casa sua». «Se una donna si ubriaca prima o poi il lupo lo trova», diceva Giambruno nel suo programma. Tornando alla piazza di Ceglie, Salvini attacca i giornalisti, quelli «dei giornali di sinistra e quelli sciatti che danno Bossi per morto. Questi giornalisti non si fermano neanche davanti alla morte». Giambruno ci mette il carico con una risata fragorosa.La chiusura è dedicata alla famiglia. In prima fila in platea c’è Ginevra, la figlia di Giambruno e Giorgia Meloni. Il segretario leghista la nota inquadrata e la saluta: «Vedo una ragazza bionda di mia conoscenza, ti porto i saluti di Mirta (sua figlia, ndr) che è a Londra a visitare il binario di Harry Potter». Ora che non è più first gentleman Giambruno sembra più rilassato, e questa libertà lo diverte parecchio: «Qui la sorpresa sono io – dice a fine serata – mi fa piacere essere una delle note positive di questa festa».