il Giornale, 30 agosto 2024
Le regole del red carpet perfetto
Ecco la nostra guida per fare un figurone sul red carpet. Ricordate: anche le dive possono inciampare. 1. Passate veloci se siete una star, così tutti vi chiameranno per una foto, oppure lentissimi se siete degli imbucati o giù di lì. 2. Non giratevi a ogni boato della folla, tanto non è per voi.3. Se siete Sigourney Weaver andate tranquille come una persona che, volendo, farebbe a pezzi anche un alieno. 4. Non dichiarate nulla se non avete niente di intelligente da dire. Quindi silenzio totale. 5. Non fermatevi davanti ai fotografi, sono lavoratori e non sono certo lì per voi. 6. Non calpestate lo strascico dei vestiti haute couture. 7. Non cercate di comparire in tutte le fotografie dell’evento. 8. Non salutate persone che palesemente non vi conoscono anche se voi le avete viste di sfuggita una volta, a 150 metri di distanza, e avete raccontato a tutti quanto siete amici. 9. Non parlate male di film a sconosciuti che si rivelano immancabilmente i produttori dei film stessi. 10. Non vestitevi come il Pinguino nei film di Batman, il tocco originale evitatelo, fa sempre rigattiere di provincia.11. Meno contate, più generosa è la scollatura. E va bene. Ma cosa se ne fa la gente di foto a sconosciute mezze nude? 12. Su, siete attori italiani, famo che nun ve la tirate. 13. Siete in quota governativa, il red carpet vi spetta, «basta con i comunisti, adesso i pezzi grossi siamo noi». Ventre in fuori, passi lunghi e ben distesi. 14. Siete all’opposizione, il red carpet vi spetta, è vostro per diritto divino, «basta con i fascisti, i pezzi grossi siamo sempre noi». 15. Cercate di capire le conversazioni. «Oh finalmente ci conosciamo di persona»: avrei preferito non incontrarti mai; «Tanto ci vediamo in giro»: speriamo di no; «Giorgia»: sono importante le do del tu; «È l’evento di questa Mostra»: non se lo sta filando nessuno; «Hai prenotato il ristorante?»: sei una nullità, io sono invitato alle feste; «non riusciamo mai a beccarci»: ti evito accuratamente; «ha uno specifico filmico eccezionale»: non so cosa dire; «un regista seminale»: parlo solo per frasi fatte; «Tempi magicamente dilatati»: quattro ore della vostra vita che non avrete mai indietro.