il Giornale, 30 agosto 2024
In Germania divieto di coltelli contro il terrorismo
È uno schiaffo alle politiche buoniste merkeliane il nuovo pacchetto-sicurezza approvato dal governo di Olaf Scholz dopo l’attacco terroristico di Solingen che ha provocato tre vittime e che è stato presentato dal ministro dell’Interno Nancy Faeser come un vero e proprio vademecum strutturale. Al primo posto il rafforzamento del divieto di portare coltelli in luoghi pubblici e durante gli eventi sportivi, l’eliminazione dell’assistenza sociale ad alcuni richiedenti asilo. Di fatto viene cassato il beneficio che resterebbe in capo ai Paesi di primo ingresso. Un’inversione di marcia rispetto alle facilitazioni ideate dalla cancelliera dopo l’accordo euro-turco del 2016 e in linea con le sollecitazioni da sempre avanzate in Ue dal governo italiano sul punto. L’attacco di Solingen ha rinnovato in tutta la Germania il dibattito sulla legge sull’immigrazione e l’asilo anche perché il principale sospettato degli accoltellamenti è un richiedente asilo siriano 26enne, legato all’Isis, che stava subendo un provvedimento di espulsione in Bulgaria, stato del suo primo ingresso europeo, poi non eseguito, ed era quindi rimasto sul suolo tedesco. Secondo Scholz in questo modo «le espulsioni saranno rese più facili, le autorità rafforzate nella lotta contro l’islamismo violento e le leggi sulle armi saranno ulteriormente inasprite. Il nostro pacchetto sicurezza comprende tutto questo». Di misure dure e di grande portata ha parlato il ministro dell’interno, sulla stessa lunghezza d’onda il ministro della Giustizia, Marco Buschmann, secondo cui le misure servono ad applicare una «realpolitik» più severa in materia di immigrazione. I richiedenti asilo se torneranno nei loro paesi perderanno anche il loro status speciale di rifugiati, tranne gli ucraini che saranno esentati. Verrà reso più difficile possedere un’arma. Ma non è tutto, perché nel provvedimento vi è anche l’aumento dei poteri delle autorità di sicurezza nella lotta all’islamismo, che potranno proibire l’attività di alcune associazioni ritenute sospette. I critici sostengono che la bontà dell’iniziativa della coalizione semaforo sarà valutata solo dai fatti, anche perchè resta aperto il nodo dei confini dal momento che molti richiedenti asilo tornano regolarmente nei singoli paesi senza che le autorità teutoniche se ne accorgano: per questa ragione la prossima settimana si svolgeranno una serie di colloqui governativi con i rappresentanti dei Länder federali. Il leader della Cdu, Friedrich Metz, ha già detto pubblicamente che non sarnno sufficienti misure come queste se non si provvederà al respingimento al confine tedesco dei flussi migratori. Secondo il cancelliere in pectore, dato da tutti i sondaggi come il favorito per le politiche del 2025, sarebbe utile che i migranti registrati in un altro Stato fossero respinti al confine tedesco, modificando nel caso anche la disciplina europea. Il tema è particolarmente delicato anche ai fini elettorali, dal momento che la Germania è alle prese con le elezioni regionali in Sassonia e Turingia di domenica prossima, dove la destra di AfD è data in testa proprio per via delle politiche migratorie attuate dagli ultimi governi considerate dagli elettori non all’altezza.