La Stampa, 30 agosto 2024
A Torino il sit-in degli insegnanti precari
«Ho portato dei giochi, da mangiare, da disegnare. Ma i miei bambini non ce la fanno più. E anche io sono esausta». Roberta, 36 anni, è tra le centinaia di persone in coda al liceo Cavour in attesa per poter aggiudicarsi un posto come supplente, nella veste di collaboratrice scolastica. Mentre aspetta il suo turno cerca di calmare i suoi due bambini, uno di 5 e l’altra appena nata. La sua esasperazione è al limite: «Non riesco a scegliere la scuola in tranquillità, sono in ansia, vorrei capire cosa sta succedendo intorno a me ma intanto devo badare a loro, che si annoiano e piangono». Lei, ha selezionato le scuole più vicine a casa. Quella in cui ha lavorato l’anno scorso non ha più posto. «Spero di trovarmi bene anche questa volta», sussurra.È il secondo giorno in cui il personale Ata è chiamato a presentarsi e a indicare le proprie preferenze di sedi. Dopo la tensione accumulata mercoledì, quando si sono accumulate quattro ore di ritardo e 200 persone non sono riuscite a passare, ieri non mancava la preoccupazione. «Sono venuto con tutti i bagagli in auto, in modo da poter iniziare subito il trasloco appena mi comunicheranno in che scuola lavorerò» racconta Luca, calabrese. Con lui c’è la madre, settantenne, che lo aspetta sonnecchiando seduta al posto del passeggero. Dentro il cortile c’è la calca. Nell’aula magna possono entrare solo gruppi di 40 persone per volta. Gli altri aspettano fuori, chi al sole, chi seduto per terra, chi nei corridoi. Dalla scuola arriva la segnalazione di sporcizia ovunque e una teca rotta. «Lo capiamo, è una situazione difficile» dicono, mentre guardano con preoccupazione le centinaia di persone in attesa.Un sistema telematico sarebbe una soluzione? In molti scuotono la testa. «Non ci fidiamo. A volte perfino le email sono sbagliate. Meglio di persona». Anche se il prezzo è alto, soprattutto con le temperature così calde. E la solidarietà non manca: «Sono fortunata, i funzionari del Provveditorato mi hanno subito dato una sedia e un ventaglio» racconta una collaboratrice mentre allatta la sua bambina appena nata.È la tensione degli ultimi giorni prima dell’inizio della scuola. Mentre al liceo Cavour l’Ufficio scolastico del territorio di Torino va avanti con le supplenze del personale Ata, i sindacati intanto si muovono anche sul fronte dei docenti. Proprio ieri sono stati distribuiti 538 posti tra i docenti idonei al concorso 2020. «È un primo passo avanti – commenta Luisa Limone, segretaria regionale Flc Cgil – dobbiamo smettere di risparmiare sui posti. Per questo abbiamo diffidato il Ministero a indire nuovi concorsi». Esulta anche Maria Grazia Penna di Cisl Piemonte: «Questo è il risultato di interlocuzioni continue. Il vantaggio è che in Piemonte abbiamo più posti autorizzati di quanti siano gli idonei assumibili». Ma per la Cub non è abbastanza: «Ci piace la comunicazione, ma non dà certezze su cosa succederà» dice Giulia Bertelli, coordinatrice provinciale. Il presidio indetto stamattina davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale è confermato.