Corriere della Sera, 30 agosto 2024
Affitti brevi a Venezia, pronto il regolamento
Venezia – Regolamento delle locazioni turistiche in dirittura d’arrivo, a settembre la bozza, presentata nei mesi scorsi alle associazioni di categoria, approda in giunta. Di pari passo, il Ciset (Centro internazionale di studi sull’economia turistica) si occuperà di studiare, per conto del Comune, «l’impronta di chi frequenta la città, diversa tra studenti, lavoratori, turisti, visitatori», spiegano da Ca’ Foscari. Obiettivo, capire quanti sono i turisti, dove vanno e, soprattutto, cosa fanno tutto il giorno, quanto tempo passano tra le calli, quanto nei musei e quanto ai tavolini dei plateatici. A disposizione, l’enorme mole di dati che raccoglie la Smart control room, compresi quelli dei ventinove giorni di sperimentazione del ticket d’accesso, già in parte elaborati. E che avrebbe avuto ricadute nell’extralberghiero.
«Il contributo ha aiutato una forte emersione – spiega l’assessore al Turismo Simone Venturini —, il numero in crescita delle locazioni brevi è motivato anche da questo, l’obbligo di Qr code per gli ospiti ha avuto un effetto di uscita dal nero». E ora arriva il regolamento. «Dopo il confronto attento siamo pronti all’approvazione», continua. Tra gli obblighi per operare tutto l’anno e non solo 120 giorni, come consente l’emendamento approvato due anni fa a Roma, l’iscrizione al registro comunale delle locazioni turistiche presentando una Scia (dichiarazione di inizio attività), la stessa cioè che mancava allo studentato Camplus di Santa Marta sanzionato a seguito dei controlli di polizia locale e guardia di finanza. «Ci sarà un approfondimento su tutte le residenze universitarie – sottolinea Venturini – per verificare che non siano surrettiziamente introdotte locazioni brevi».
Oltre alla Scia, il Comune chiederà ai gestori di locazioni turistiche di accogliere personalmente gli ospiti, essere sempre reperibili, affiggere un «decalogo di buona educazione» ed eliminare le key-box (le cassette con codice per le chiavi) che, oggi, spopolano. Chi non si atterrà alle regole, potrà affittare ai turisti al massimo per quattro mesi l’anno. Tutti insieme questi provvedimenti – ticket, regolamento, analisi dei flussi, controlli sull’extralberghiero – dovrebbero contribuire a una migliore gestione del turismo. «È l’obiettivo», conclude l’assessore. In città, molti però non sono convinti che, a partire dal regolamento sulle locazioni (ritenuto blando) passando per il ticket, sia la strada giusta. Secondo Confesercenti, ad esempio, il contributo non ha spostato più di tanto l’eccesso di turismo perché da gennaio a giugno, gli ospiti sono aumentati rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso: gli arrivi sono a più 5,1 per cento (pari a 2,7 milioni rispetto al 2023) e le presenze svettano di quasi un 7 (6,3 milioni in più). Sono i numeri del sistema statistico della Regione del Veneto.
«La sperimentazione del contributo di accesso da sola non è sufficiente e deve essere considerata una fase transitoria e sperimentale per comprendere la soglia massima di carico della nostra città – osserva il presidente Emiliano Biraku —. Occorre renderlo strutturale e coniugare la prenotazione e il pagamento verso uno strumento unico, dall’informazione all’accoglienza, dalla promozione alla commercializzazione dell’offerta». Nei ventinove giorni, le prenotazioni sono state 3.618.114, di cui 485.062 di paganti, 1.398.084 di ospiti di hotel, 651.254 lavoratori, 466.819 studenti, 217.589 veneti, 175.525 proprietari di immobili, 38.420 inquilini, 78.224 parenti e 107.146 altre categorie.