Corriere della Sera, 30 agosto 2024
Detenuto torturato a morte in Iran
Picchiato e torturato fino alla morte da agenti delle forze speciali in un centro di detenzione nel nord dell’Iran. Restano ancora poco chiari i motivi che hanno portato all’arresto di Seyyed Mohammad Mirmousavi ma sono invece esplicite le immagini e il video del suo corpo tumefatto e sanguinante, dopo gli abusi da parte degli agenti. A diffonderle è stata Hengaw, l’organizzazione per i diritti umani con sede in Norvegia che per prima ha denunciato l’episodio che le autorità locali avevano tentato di nascondere, intimando anche alla famiglia del giovane di non parlare. I fatti risalgono al 24 agosto, quando Mirmousavi è stato arrestato dopo «un conflitto» in un villaggio di Lahijan, nella provincia settentrionale di Gilan sul Mar Caspio, e poi portato in un centro di detenzione delle unità speciali delle forze dell’ordine dove è morto lo stesso giorno. Ieri il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha chiesto al ministero dell’Interno di indagare «sull’incidente di Lahijan» e «presentare le sue conclusioni al governo il prima possibile».