Il Messaggero, 29 agosto 2024
I romani morti nel Titanic
Le loro storie erano rimaste conservate per un secolo negli uffici dell’Anagrafe di via Luigi Petroselli. Che in qualche archivio ingiallito nascondeva i nomi dei due ragazzi e la data della morte: per entrambi il 15 aprile 1912. Accanto invece una scritta che non lasciava spazio a dubbi sulle cause: “Disastro Titanic”. Roberto Vioni e Roberto Urbini, entrambi romani, all’epoca dell’affondamento della nave aveva 26 e 22 anni e lavoravano come camerieri nel ristorante di prima classe “À la Carte” a bordo del Titanic. Una dozzina di anni fa, una ricerca ha riportato alla luce due cartoncini ingialliti e scritti a mano, custoditi nell’anagrafe. In seguito, si è deciso invece di dedicare ai due ragazzi una targa commemorativa, affissa sulla parete esterna della Casa del cinema a Villa Borghese. A bordo del transatlantico inglese, in realtà, c’erano anche altri connazionali: quelli dispersi furono oltre cinquanta, molti dei quali a bordo per lavorare. In particolare, a far parte del personale di bordo erano 28 italiani. La tragedia ricordata da un film con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet del 1997, per il nostro Paese fu in sostanza una delle grandi sciagure dovute all’emigrazione per la ricerca di lavoro.