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 2024  agosto 29 Giovedì calendario

Sinwar usa gli ostaggi come scudi umani

IL PERSONAGGIOUn fantasma che si aggira per i tunnel di Gaza, cambiando continuamente posizione, che qualche volta è perfino emerso alla luce del giorno, nella polvere di Gaza devastata dalla guerra, ma vestito da donna per non farsi riconoscere. Yahya Sinwar, 61 anni, il leader di Hamas subentrato al capo politico Ismail Haniyeh ucciso dagli israeliani in una residenza di governo a Teheran, capitale iraniana, avrebbe un suo personale scudo umano che è anche la sua assicurazione sulla vita, costituito da 22 ostaggi israeliani che verrebbero immediatamente uccisi se l’Idf, le forze di difesa di Tel Aviv, azzardassero un blitz. Per uccidere o arrestare Sinwar, verrebbero eliminati 22 dei 70 ostaggi vivi in mano a Hamas e alle altre sigle terroristiche nella Striscia. Ma quei 22, per il sito “Jewish Chronicle” sempre bene imbeccato dai servizi segreti israeliani, avrebbero impedito già più di una volta agli israeliani di condurre un’operazione mirata a uccidere o catturare Sinwar. Perché non ci sarebbe modo di salvare la loro vita.
LA CACCIA
Il “numero uno” di Hamas contro 22 vite di donne, uomini, anziani legati e tenuti in condizioni estreme. Il calcolo del danno minore avrebbe imposto ai generali di Netanyahu di non compiere l’attacco, per non causare una carneficina. Gli altri rapiti, vivi o morti, sarebbero in mano a gruppi minori come le Brigate Mujaheddin, le al-Nasser Alah al-Deen, le brigate dei martiri di al-Aqsa, il Fronte popolare per la liberazione della Palestina, o Fatah, che fa capo a Abu Mazen. Gli americani avrebbero dato supporto anche tecnologico per individuare il boss, compresi i radar in grado di scandagliare sottoterra.
GLI ESCAMOTAGE
Sinwar, intanto, per salvarsi la vita avrebbe abolito le comunicazioni elettroniche, tutti i suoi ordini e le informazioni che riceve passerebbero per una minuziosa e fidata rete di corrieri umani. E si sarebbero allungati a dismisura i tempi di risposta alle proposte che mediatori arabi, israeliani e americani offrono come possibili soluzioni per la firma del cessate il fuoco. Il sistema è un po’ quello che usava Osama bin Laden, spiega il “Jewish Chronicle”, con la differenza che Sinwar non si limita a nascondersi, ma dai suoi rifugi continua a esercitare un governo della Striscia e a condurre una guerra quotidiana contro Israele. Il suo nome non è ancora cerchiato da una “x” sulla parete dell’ufficio di Yoav Gallant, il ministro della Difesa israeliano che tiene il conto di tutti i capi e ufficiali di Hamas via via liquidati da blitz, raid e droni. Ma non Sinwar. Alcuni ostaggi hanno raccontato che lui in persona, il boss di Hamas, si sarebbe rivolto in ebraico a un gruppo dei “suoi” ostaggi, per rassicurarli sul loro destino. Tra le fissazioni, divorare i media israeliani ogni mattina e guardare il Tg delle 20 di Israele. Ma senza scudi umani, probabilmente sarebbe già morto. E finché non sarà catturato o ucciso, la guerra continuerà.