Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Milano – Un altro record per”l’oracolo di Omaha”. Berkshire Hathaway, conglomerata del 93enne guru della finanza americana Warren Buffett, è la prima società fuori dal settore tech a superare i mille miliardi di dollari di capitalizzazione. Uno scatto, spiega Bloomberg, generato dai buoni risultati del comparto assicurativo registrati quest’anno e sull’aver puntata sulla resilienza dell’economia Usa di resistere ai tassi elevati della Fed senza scivolare in recessione. Berkshire è riuscita a far meglio di Wall Street, con un guadagno del 30% nel 2024 contro il +18% dello S&P500.La sua, a dire il vero, è stata una lunga maratona più che una performance da centometrista. «Berkshire ha agito in modo più lento, ma più sicuro», ha commentato a Bloomberg Steve Check, fondatoredi Check Capital Management, raffrontando il percorso della conglomerata di Omaha rispetto a quello di Big Tech come Meta, Alphabet (Google) o Nvidia, capaci di infrangere la soglia del miliardo. «È più difficile fare soldi alla vecchia maniera».Buffett c’è riuscito, fin da quando ha rilevato un’industria tessile in difficoltà con il socio di lunga data Charlie Munger, scomparso a novembre all’età di 99 anni, per trasformarla in un impero. Buffett controlla ancora circa il 14% di Berkshire, dopo la donazione in beneficenza di più della metà delle sue azioni a partire dal 2006.Il valore di mercato della Berkshire – sottolinea sempre l’agenzia Usa – è salito di circa il 20% all’anno dal 1965 all’anno scorso, quasi il doppio del rendimento annuale dello S&P 500 nello stesso lasso di tempo.Ecco perché le sue assemblee annuali sono diventate un evento cerchiato in rosso nei calendari degli investitori: una “Woodstock dei capitalisti”. Sono parole sue, sempre molto ascoltate.