la Repubblica, 29 agosto 2024
Incontrarsi al supermercato con un ananas
Devo ancora verificare che funzioni, mi riprometto di farlo stasera: con interesse da cronista, naturalmente, per osservare e certificare. Intanto però sono caduta nel gorgo dei gruppi, molti, che raccontano come una certa catena di supermercati in un certo orario funzioni come una app di incontri anzi meglio, perché in una app non sai mai chi davvero hai di fronte, è l’incontro di persona la vera prova del fuoco. Tanto è vero che mi hanno raccontato che hai cinque minuti, al primo incontro, per dire scusa mi sono sbagliato: è una regola non scritta, ma condivisa nella pratica. Cinque minuti per dire quarda dal vivo non sei come mi eri sembrata/sembrato/ scusa ma ciao. Meglio subito che dopo. Meglio non perdere tempo e generare aspettative: l’aperitivo, in qualche caso la cena. No, no. Meglio subito. “Trovare qualcuno al Super”, si chiama uno dei gruppi che da due giorni mi tengono prigioniera, dove Super non è Super ma il nome della popolare catena. Vado a spiegare. Funziona così (salvo verifica prossima ventura, sulla carta, negli annunci e dei meme, nelle storie). L’orario è dalle 19 alle 20. Si va da soli, naturalmente. Si prende un ananas e si mette nel carrello, lo si colloca rovesciato. Con il ciuffo di foglie all’ingiù, per capirsi. (Al super c’è sempre l’ananas, in qualunque stagione. Un gruppo di utenti lamenta che alle 19.30 in quella particolare catena gli ananas siano già finiti. Conviene portarselo da casa, consiglia qualcuno). Poi, con l’ananas a testa in giù, si transita dal reparto vini e liquori. Anche surgelati va bene. Si finge di urtare accidentalmente il carrello della persona che si vorrebbe, diciamo, conoscere meglio. Se la persona ha già un ananas è fatta. Se non ce l’ha si aspetta, si traccheggia per vedere se va a prenderlo. È il segnale. Su uno dei gruppi di cui vi parlo ci sono decine e decine di storie. Alcune a lieto fine, diciamo, altre buffe e strane, altre tristissime, altre veramente esilaranti. L’ho trovata, comunque, un’idea geniale. Un format semplice e ovunque con passa parola replicabile. Intanto si fa la spesa e si cammina un po’. Tre per due.