il Giornale, 28 agosto 2024
La guerra santa è a Berlino
tajiki, kirghizi e turkmeni. Una coppia di asiatici che ne faceva parte raccoglieva pure fondi per l’Isis. I nove terroristi erano arrivati in Germania dall’Ucraina nel 2022 accolti dopo l’invasione russa. Prima del conflitto la Turchia deportava molti «illegali» dell’Asia centrale verso Kiev, dove non avevano bisogno di visto. In questo magma si nascondevano gli operativi jihadisti che avevano combattuto in Siria o Iraq. E alla fine si presentano in Germania come innocenti rifugiati usando documenti o generalità false per chiedere asilo.
Un altro volano è la propaganda jihadista che viaggia su TikTok con l’aggiunta di musica dei rapper islamici tedeschi. L’antiterrorismo monitorizza soprattutto i gruppi social «Musulmani interattivi» e «Generazione Islam», che sono collegati a movimenti estremisti come Hizb-u-Tahir capace di organizzare manifestazione di massa in molte città tedesche. Ad Amburgo sono sfilati a migliaia in aprile, con le donne rigorosamente velate e separate dagli uomini. Slogan e cartelli inneggiavano alla fondazione del Califfato e alla «soluzione finale» della lotta musulmana.