La Stampa, 28 agosto 2024
Le vacanze possono permettersele solo i ricchi
Ristoranti, hotel e campeggi, villaggi vacanza, traghetti, treni e pullman ma anche pedaggi stradali e tariffe per i parcheggi, ombrelloni, piscine fino ad arrivare ai gelati e alla tazzina di caffè al bar. L’estate di quest’anno sta per terminare ma tra le famiglie il ricordo dei prezzi salati che hanno dovuto affrontare resterà vivo a lungo. La paura è che sia solo un inizio. La lista di beni e servizi rialzati è lunga e fa discutere. «Si tratta di aumenti del tutto ingiustificati considerato che l’emergenza energetica è ormai terminata da un bel pezzo e le bollette di luce e gas sono diminuite, e che l’inflazione dopo un biennio di rincari pesanti è rientrata nella norma» sottolinea il Codacons. Per l’associazione di consumatori, i rialzi delle tariffe sono legati alla ripresa delle partenze degli italiani per le vacanze e a una maggiore presenza dei turisti stranieri nelle nostre località.Molte voci di spesa però sono salite nella fase di picco della stessa crisi energetica e da quel momento non sono più diminuite, in ogni tipo di località, anche in quelle che non sono turistiche. È il caso, per fare un esempio, del prezzo del coperto al ristorante che ormai viaggia intorno ai 3 euro a persona, arrivando in alcuni casi a toccare i tre euro e mezzo. In questo modo, per una famiglia di quattro persone, la cena fuori casa diventa inarrivabile.In ogni caso, le ferie estive sembrano diventate il bersaglio preferito di chi alza i livelli dei listini. «Le vacanze sono sempre più roventi sul fronte dei prezzi e c’è chi approfitta della voglia di ferie degli italiani per rincarare in modo esagerato i propri listini», dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Il timore è che il copione si possa ripetere anche l’anno prossimo.Sta di fatto che chi quest’anno si è concesso un po’ di giorni di ferie ha dovuto fare i conti con esborsi cresciuti anche a doppia cifra. Non solo sull’anno scorso: i rincari si sono visti anche mese su mese. Stando ai dati Istat di luglio (che sono i più recenti), a gonfiarsi sono stati i servizi ricettivi e di ristorazione, la divisione che più interessa chi è in ferie che ha segnato la salita del 4,3% su luglio 2023 (+4,5% sul mese prima). «Per una coppia con due figli questo andamento corrisponde ad una maggior spesa su base annua di 106 euro», calcola l’Unc. Su questo fronte pesa poi il caro caffè che quest’estate in alcune città ha già raggiunto il prezzo di 1,5 euro a tazzina. L’espresso al bar costa oggi il 15% in più rispetto al 2021 quando il prezzo medio si attestava su 1,03 euro. Andamento analogo per il gelato che ormai è un piacere che si paga il 30% in più rispetto al 2021. Per un cono piccolo artigianale si spendono in Italia in media 2,7 euro, arrivando a sfiorare i 5 euro in alcune gelaterie del centro storico di Roma.Una vera e propria stangata si è poi abbattuta sulle tariffe dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli, che rispetto a giugno 2024 sono rincarati del 18,8% (+8,2% sull’anno prima). In forte rialzo anche i pacchetti vacanza nazionali con un incremento in appena un mese, da giugno a luglio, del 14,5%. Sull’anno prima le tariffe sono però impennate addirittura del 29,9%. Sempre secondo i dati ufficiali, anche il trasporto marittimo è lievitato in poco tempo (+11,4%) approfittando della necessità di molti di imbarcarsi per le isole. È stata questa una nota dolente dell’estate con biglietti di andata e ritorno a quota 1.274 euro per la tratta Genova-Porto Torres per una famiglia che ha deciso di spostarsi all’ultimo momento. Livelli analoghi, 1.094 euro, anche per la tratta Livorno-Olbia.Un caso particolare è poi quello degli stabilimenti balneari e delle piscine con rialzi del 10% sul mese precedente (+13% sul 2023). Quella degli stabilimenti balneari è una corsa che arriva da lontano: «Dal 2020 ad oggi hanno applicato costanti aumenti delle tariffe per il servizio di noleggio ombrelloni, lettini, sdraio, cabine e per gli abbonamenti stagionali – sottolinea Assoutenti –. Prima i maggiori costi legati alle misure imposte dal Covid, poi il caro-bollette, hanno spinto al rialzo i prezzi dei lidi, al punto che oggi per affittare un ombrellone e due lettini la spesa media si attesta In Italia tra i 30 e i 35 euro al giorno, con forti differenze sul territorio: si va da 25 euro della Romagna ai 90 euro del Salento, fino a superare i 120 euro al giorno in alcune località della Sardegna».Per Assoutenti, considerando tutte le voci di spesa che compongono una vacanza, quest’anno andare in ferie è costato in media tra il 15% e il 20% in più rispetto al 2023. «Le tariffe appaiono fuori controllo anche come conseguenza della ripresa del turismo, dopo lo stop imposto dal Covid, e delle presenze record di stranieri nelle località della penisola registrate nell’ultimo anno», è il commento del presidente del comitato scientifico Centro di formazione e ricerca sui consumi, Furio Truzzi. A fronte di tale situazione, il rischio concreto è che le vacanze diventino un lusso per pochi e che si allarghi sempre di più la fetta di popolazione che sarà costretta a rinunciare alle vacanze estive