La Stampa, 28 agosto 2024
Kerry Kennedy rinnega il fratello Bob Junior
«Sono indignata e disgustata dall’immagine del corpo di mio fratello stretto in un abbraccio adolescenziale a Donald Trump. Se papà, il vero Robert Kennedy, fosse vivo oggi, detesterebbe tutto ciò che Trump rappresenta». Kerry Kennedy, settima degli undici figli di Bob Kennedy e nipote di Jfk, prende pubblicamente le distanze dalla decisione di suo fratello di sostenere l’ex presidente repubblicano a novembre. Chiarisce di parlare a titolo personale, per tenere ben distinte le sue opinioni dall’attività della fondazione Robert F. Kennedy Human Rights di cui è presidente, ma come lei anche altri membri della famiglia hanno bollato come un «triste finale» la scelta di Bobby.Perché accusa suo fratello di aver tradito i vostri valori famigliari?«Nostro padre era il procuratore generale, il principale responsabile dell’applicazione della legge negli Stati Uniti. Avrebbe odiato le menzogne, l’egoismo, la rabbia, il cinismo, il razzismo e le simpatie fasciste di Donald Trump. Avrebbe odiato la deliberata disinformazione sui vaccini, le sue condanne penali, che sono ben trentaquattro, il suo stupro di Elizabeth Jean Carroll, il suo disprezzo per i poveri e i sofferenti, il suo crudele sberleffo ai diritti umani, la sua indifferenza per le persone che soffrono in America e nel mondo».Cosa la preoccupa di più di un’eventuale rielezione di Trump?«La posta in gioco questo novembre non potrebbe essere più alta, ed è proprio per questo che tutta la mia famiglia si batterà duramente per eleggere Kamala Harris e Tim Walz, che sono campioni dei valori per i quali i Kennedy hanno combattuto per anni. Donald Trump è l’esatto contrario. È una minaccia per i valori, i diritti e le libertà più elementari che sono alla base della nostra identità di americani. È una minaccia per il diritto delle donne di controllare il proprio corpo, di vivere in comunità al sicuro dalla violenza delle armi e di amare chi si ama. Ha detto che sarà un dittatore dal primo giorno ed è disposto a sospendere la Costituzione per vendicarsi di chi non lo sostiene. Si è impegnato ad abrogare l’Affordable Care Act e a tagliare la Social security e Medicare. La sua rielezione sarebbe un affronto a tutto ciò che la nostra famiglia, nostro padre e il presidente Kennedy hanno rappresentato».A proposito di suo zio, il presidente Kennedy. Trump ha detto di voler scoprire la verità sul suo omicidio. Cosa ne pensa?«Penso che sia un capitolo molto doloroso nella storia della mia famiglia, e penso che non ci sia nessun omicidio che sia stato indagato più a fondo. Non c’è nulla che mi abbia fatto cambiare idea sulle conclusioni delle nostre forze dell’ordine in merito. Trump vuole solo strumentalizzarlo per appellarsi alle persone che hanno teorie cospirative, a chi ha questo modo malsano di affrontare la vita. Abbiamo problemi reali nel nostro Paese e nel mondo. Le persone soffrono. Il nostro sistema educativo non funziona abbastanza bene. Il nostro sistema sanitario non funziona abbastanza bene. Abbiamo una minaccia esistenziale dalla Russia in Ucraina e dalla Cina nel Mar cinese meridionale. Il cambiamento climatico potrebbe cancellare l’umanità dal pianeta. Concentriamoci sulle questioni che avranno un impatto sulle nostre vite».Uno dei punti di contatto fra suo fratello e Donald Trump è la guerra in Ucraina. Qual è la sua posizione in merito?«L’Ucraina è in prima linea nella guerra per la libertà e la democrazia. Gli ucraini non ci chiedono di mandare i nostri figli a combattere per loro o insieme a loro. Stanno combattendo una guerra per proteggere il mondo occidentale, tutta l’Europa, tutta l’Italia, gli Stati Uniti, tutti noi. Chiedono semplicemente le armi per proteggere il loro Paese da un’invasione. Oltre il 90% degli americani considera Putin la persona più diabolica che vive sulla Terra in questo momento. Eppure Trump ha abbracciato Putin e ha spiegato quanto lo rispetta. Il suo vice J.D. Vance ha aggiunto: «Non mi interessa cosa succede in Ucraina». Mentre mio fratello ha detto che non dovremmo proteggere l’Ucraina. Mi sono occupata di politica estera per quarant’anni e ritengo che tutto ciò sia in contraddizione con i nostri valori e con i nostri interessi strategici».I sostenitori di suo fratello potrebbero avere un certo peso nelle urne, soprattutto negli “swing states”. Ha un messaggio per loro?«Le persone che sostengono Bobby ora, che sono diverse rispetto a tre mesi fa, sono di due tipi. O sono persone che non votano affatto, oppure votano per candidati terzi. Quindi queste persone o staranno a casa oppure finiranno per votare Jill Stein. Non credo che mio fratello sarà determinante. A chi segue Bobby perché è il figlio di Robert Kennedy, però, vorrei ricordare una cosa. Quando morì Martin Luther King mio padre, nel suo discorso più famoso, disse che ciò di cui abbiamo bisogno in questo Paese non sono la violenza, l’illegalità e l’odio, ma l’amore, la pace e la compassione. Donald Trump, invece, ha incitato all’insurrezione contro il nostro governo, ha appoggiato l’invasione del Congresso e ha apprezzato l’idea di impiccare il suo vicepresidente Pence».Un’altra figura chiave della politica americana oggi è Elon Musk. Che opinione si è fatta di lui?«Penso che Elon Musk abbia usato Twitter, che ora si chiama X, per sostenere Donald Trump e le teorie cospirative, in un modo che è molto pericoloso per la democrazia, perché diffonde disinformazione e scoraggia le persone dall’andare a votare. Le elezioni americane sono molto, molto importanti. Ma nel 2024 si recheranno alle urne due miliardi di persone in tutto il mondo e si voterà in settanta Paesi. Se c’è una manciata di aziende con un potere così forte, e se Elon Musk dirige una delle più grandi di queste aziende senza alcuna regolamentazione governativa, non è un problema degli Stati Uniti. È un problema mondiale»