La Stampa, 28 agosto 2024
Biografia di Pavel Durov
Fa tutto parte di un’ossessione misteriosa, che il miliardario russo e Ceo di Telegram e genietto dei computer e della matematica Pavel Durov ha in comune con personaggi a lui apparentemente distantissimi eppure così vicini. Li mettiamo in fila un po’ alla rinfusa, uniti dall’ostentazione del potere macho, quello dove la potenza fisica si misura nel grado di sopportazione del dolore, del caldo, del freddo, della sofferenza, della costanza nell’esercizio, della potenza sessuale. Durov a torso nudo, come Vladimir Putin a cavallo a caccia nella steppa e Benito Mussolini alla campagna del grano e Gabriele D’Annunzio, il poeta con il mito del superuomo. Il torso nudo, esposto come gioiello di famiglia. I pettorali pompati e la tartarughina scolpita, il sogno di migliaia di ansimanti frequentatori di palestra che si sfiniscono sulle panche e alzano pesi davanti allo specchio. Non ci arriveranno mai, loro. Sono inseguitori, gregari, meschini emuli di quel sogno da eroe della Marvel senza tutina. Piacerebbe anche a Vannacci, ma a lui tocca la vestaglietta con cui è immortalato dopo la nuotata nel mare invernale della Versillia, niente in con.Ma è Durov il maschio più Alpha di tutti, liscio e levigato come un replicante costruito in laboratorio, senza un pelo fuori posto, i muscoli tesi e la faccia piallata da bambino, non una ruga, non un segno lasciato dal tempo nonostante i 39 anni. Però padre di cento figli. Ci tiene a farlo sapere al mondo, lui così scarno nel condividere pezzi della propria vita privata. Padre? Padre è una parola troppo grossa. Meglio generatore seriale, un inseminatore professionale. Gli oltre cento figli biologici sarebbero stati generati da donazioni di sperma fatte 15 anni fa. Lo ha rivelato a luglio lo stesso Durov e le suggestioni scaturite dalla notizia sono le più disparate. Lo avrebbe fatto per aiutare un amico ad avere un bambino. Uno sperma geneticamente perfetto, quindi poi donato a tanti altri nel mondo. Altre voci dicono che tale delizia spermatica può essere acquistata da una clinica di Mosca per 35 mila rubli, circa 370 euro. Nel post in cui ha rivelato di essere padre di oltre 100 figli, il superdotato ha anche detto di voler «aprire il proprio Dna» come fosse un codice open source su GitHub. Forse per permettere ai suoi figli biologici di trovarsi e evitare di trovarsi e procreare tra loro, generando mostri. Questa dichiarazione ha suscitato ulteriori discussioni e speculazioni sulla veridicità delle affermazioni di Durov e sulle possibili implicazioni etiche e legali di una tale situazione.Chissà. Chissà se è vero. Chissà a chi è toccato il Dna del superuomo, che dice parli nove lingue e posta il suo bagno mattutino in una vasca di acqua e ghiaccio e scrive «il miglior modo per cominciare la giornata». Il mattino ha il gelo in bocca, niente cappuccino e brioche, solo superfood e sette principi di salute assoluta che sostiene servano a ottenere una maggiore produttività e chiarezza di pensiero: niente alcool, molto sonno, poco cibo, niente carne, esercizio fisico, limitare lo stress e vivere da soli. Lunghi periodi di digiuno depurativo, solo acqua. Una vita da incubo.Durov non è sposato, ma con la sua ex compagna di università, Darya Bondarenko, ha avuto cinque figli (oltre agli altri cento). Elon Musk ne ha 11. Un po’ da donne in carne e ossa, un po’ in provetta, dai nomi più stravaganti e dai rapporti problematici (Xavier è diventato Jenna, figlia transgender con cui il padre ha chiuso). Comandano il mondo attraverso le loro piattaforme, governano Internet e pensano di estendere il proprio potere nella vita reale. Vogliono riprodursi, in un mondo emancipato che evita invece di prolificare. E questa mania ricorda l’ossessione demografica del Fascismo. E torniamo al Duce, qui non a torso nudo, ma alla politica natalista del primo Fascio, per preparare l’Italia a diventare una minacciosa potenza militare. Più figli, più corpi da scagliare contro il nemico, più braccia per produrre e per imbracciare la mitraglia