Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  agosto 27 Martedì calendario

La gaffe di Antonello Venditti, ingigantita dai social

Antonello Venditti è finito in un vespaio di polemiche per avere insultato una fan disabile che l’ha involontariamente interrotto, domenica, durante un suo concerto a Barletta.
L’artista stava raccontando un aneddoto della sua vita quando ha sentito alcune parole incomprensibili pronunciate da una persona tra il pubblico e ha reagito scimmiottando il suo modo di esprimersi e invitandola a salire sul palco se avesse avuto il coraggio. Quando gli è stato fatto notare che si trattava di una persona “speciale”, ovvero con disabilità, ha detto: «E ho capito, è un ragazzo speciale che deve imparare l’educazione. Non esistono ragazzi speciali, l’educazione è una cosa». Il momento è stato immortalato in un video che ha suscitato l’indignazione del web: «Vergogna», il commento più utilizzato. In tanti hanno scritto che si trattava di una ragazza che non riesce a parlare e che quando è felice emette dei versi. In un video su Facebook Venditti ha ammesso il suo profondo dispiacere: «Mi metterei a piangere, mi dispiace tantissimo – ha detto –. Non sono un mostro, sta montando una polemica stupida per chi mi conosce.
Ho sbagliato perché nel buio non mi sono accorto di questa ragazza. Pensavo fosse una contestazione politica, quindi ho risposto in maniera molto violenta. Sono sconvolto, tutti sanno quanto voglio bene ai ragazzi speciali». A gettare acqua sul fuoco ci hanno pensato i genitori della ragazza: «Con il signor Venditti ci siamo chiariti e per noi e per nostra figlia il problema non sussiste. Abbiamo capito che si era trattato di una incomprensione, ingigantita dai social», hanno sottolineato