Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  agosto 27 Martedì calendario

L’Inghilterra impazzì per Sven rubacuori

È molto raro che gli inglesi piangano uno straniero, ma ieri la commozione per la scomparsa di Sven-Goran Eriksson è stata palpabile. Il principe William, capo della Football Association, l’ha ricordato come un «vero gentleman del gioco», il premier Keir Starmer lo ha elogiato, e persino i tabloid che lo avevano massacrato quando era in vita hanno versato qualche lacrima. Eriksson aveva conquistato più donne che trofei e a Londra lo si ricorda anche per le avventure con le hostess della Scandinavian, con le receptionist del Grand Hotel di Stoccolma, con le segretarie dell’associazione calcio e, soprattutto, per la lunga storia con l’avvocatessa Nancy Dell’Olio. «Mi è piaciuta molto aveva raccontato Sven dopo averla incontrata nel 1998, quando allenava la Lazio -. Era una signora dell’alta borghesia romana. Voleva uscire con le persone importanti». «La prima impressione che ho avuto di Sven aveva raccontato Nancy – è che le persone al potere hanno sempre un sex appeal extra. Mi sono innamorata. Sono stata la first lady del calcio inglese e non ce ne sarebbe mai stata un’altra».  All’inizio, per i giornali inglesi Dell’Olio era solo la compagna italiana del primo tecnico straniero dell’Inghilterra. Ma poi non sfuggì ai fotografi la sensazionale scollatura dell’abito rosso con la quale andò dal premier Tony Blair, visibilmente molto colpito. Eriksson non nascondeva nelle interviste di amare molto le donne e di non capire perché non se ne potessero frequentare tante contemporaneamente. Un programma promettente per i fotografi, che si appostarono davanti a casa. Un giornale mise persino delle cimici nel suo telefono. Così, mentre Dell’Olio faceva la first lady del calcio, Eriksson conobbe la presentatrice tv svedese Ulrika Jonsson, che poi raccontò tutto sul Sun. «Il sesso con lui scrisse – era eccitante quanto montare una libreria Ikea». Lei gli aveva chiesto un autografo e lui il numero di telefono. Le aveva detto che voleva lasciare Nancy perché lo prosciugava di energia (tre volte al giorno, confermò poi Dell’Olio). La chiamava tutti i giorni e in quello del 54° compleanno andò a trovarla e dormirono insieme. «Aveva tutto questo potere e denaro eppure era l’uomo più privo di passione che abbia mai incontrato». Ma era cavalleresco e gentile, andava a trovarla portando sempre una bottiglia di Veuve Clicquot. Le mise anche in tasca un assegno in bianco di Coutts, ma Jonsson, indignata, lo conservò «per i posteri”. Quando i giornali scoprirono la relazione, la first lady non la prese bene, ma non ruppe i rapporti. «Stava con lui scrive Jonsson per la fama e la gloria. È diventata famosa solo quando si è saputo che Sven la tradiva». «Dopo il primo scandalo volevo lasciarlo ha invece detto Dell’Olio -. Non volevo ammettere di aver commesso un errore. Che avevo lasciato tutto per lui. I miei avvocati consigliarono di dargli un’altra possibilità». Eriksson la prese al volo e si innamorò di nuove donne e poi della segretaria della Football Association, Faria Alan. Le vendite dei tabloid aumentavano insieme alla rabbia di Dell’Olio, non più disposta ad essere sospettata di perdonare sempre non per amore, ma per occupare la posizione. Si lasciarono nel 2007, dopo nove turbolenti anni insieme. Ieri lei l’ha ricordato come «il terzo uomo più importante della mia vita», dopo il padre e il primo marito. «Sono confusa, provata ha detto era una bravissima persona, elegante, intelligente, attenta, gentile e ospitale». Due giorni fa è uscito su Prime Video il documentario dedicato alla sua vita. L’hanno ripreso mentre salutava tutti consapevole di averne ancora per poco: «Non siate tristi. Ho avuto una vita straordinaria e me la ricordo con un sorriso». E l’intera troupe, raccontano, si è messa a piangere