Il Messaggero, 26 agosto 2024
Papa Francesco si schiera con Kirill e critica Zelens’kij
(…) l’ultima legge approvata dal governo ucraino, che mette al bando la Chiesa ortodossa legata al patriarcato di Mosca, ha provocato ulteriormente la rabbia di Putin e dell’establishment. Una svolta epocale per il sentimento religioso russo e ucraino, e su cui ieri è intervenuto anche Papa Francesco, che all’Angelus ha lanciato un chiaro monito verso Kiev. «Pensando alla legge recentemente adottata in Ucraina, temo per la libertà di coloro che pregano» ha detto il pontefice, «perché chi prega veramente prega sempre per tutti. Non si commette il male perché si prega. Se qualcuno commette un male contro il suo popolo sarà colpevole per questo, ma non può avere commesso il male perché ha pregato. Le Chiese non si toccano!», ha concluso Francesco parlando ai fedeli in piazza San Pietro. Un messaggio netto da parte del pontefice, che rischia di aprire un nuovo fronte di tensione nei rapporti con Kiev.