Corriere della Sera, 25 agosto 2024
Alain Delon sepolto vicino ai suoi cani
Parigi - Sbarrato il cancello, chiuso lo spazio aereo per l’intero weekend, posti di blocco e ottanta gendarmi: una cinquantina di amici e parenti hanno salutato ieri per l’ultima volta, nella sua tenuta della Loira, Alain Delon, 88 anni, divo di un cinema, di una Francia, di un mondo dorato che non esistono più.
«L’avevamo tanto amato»: tra le copertine dei settimanali, quella del Figaro Magazine del fine settimana recupera ancora una volta una foto d’archivio, Delon bellissimo e ombroso in un cardigan di lana, e poi, nelle pagine interne, l’attore con Romy Schneider, con Mireille Darc, con Nathalie la mamma di Anthony, con l’adorata figlia Anouchka. «Era un uomo che amava le donne – scrive in ricordo la giornalista Marie-Noelle Demay, che lo conosceva da 35 anni –. Gli piaceva il brivido di essere riconosciuto, ammirato, forse amato, lui che aveva tanto sofferto di una mancanza d’attenzione nella sua infanzia ammaccata. Alain non provava a sedurre. Non ne aveva bisogno. La sua bellezza, il suo carisma erano sufficienti. E una volta che vi aveva adottati come amici, era fino alla morte».
Le compagne celebri sono mancate prima di lui; Nathalie, con cui aveva ricucito i rapporti e che andava assiduamente a trovarlo dopo l’ictus nella sua villa a Douchy, è scomparsa nel 2021. La storica partner del Gattopardo, Claudia Cardinale non se l’è sentita di partecipare ai funerali: «Troppo dolore».
C’era invece l’ex modella olandese Rosalie van Breemen, che gli ha dato i due figli più giovani (Anouchka e Alain-Fabien, ovviamente presenti insieme al maggiore, Anthony), c’erano Muriel Robin e Géraldine Danon, sua figlioccia. Il conduttore tv Michel Drucker e il giornalista Marc-Olivier Fogiel. Ed era presente anche Paul Belmondo, a testimoniare l’amicizia eterna mascherata da rivalità con l’altra grande faccia, irregolare e ironica, del cinema francese, il padre Jean-Paul. Le foto più belle le ha di nuovo tirate fuori Paris-Match: il Samurai e il Magnifico, i due mostri sacri in camicia candida che si prendono in giro. «Hai sempre più capelli bianchi», dice uno all’altro, che gli risponde: «E tu no?».
Una cerimonia breve, officiata da monsignor Jean-Michel Falco. Alle 18.14 la France Presse batte l’aggiormento: «Alain Delon è stato sepolto», nella cappella della sua tenuta, accanto ai suoi cani, come aveva predisposto. Una procedura non comune per la quale è stata necessaria una dispensa speciale della prefettura.
Sequestrati i cellulari ai partecipanti, per evitare immagini rubate, le uniche foto che restano sono quelle del cumulo crescente di fiori e omaggi al cancello; e della folla di fan assiepata ai margini. Un via vai nella piccola località del dipartimento del Loiret che è iniziato subito dopo la morte dell’attore, domenica scorsa, e che ha investito abitanti e commercianti del villaggio come non avevano mai visto prima. Resta l’ipotesi di una cerimonia pubblica a Parigi, ma spostata a settembre.