Avvenire, 24 agosto 2024
La destra dona 30 mila euro per Acca Larentia
Una donazione di 30mila euro imbarazza ancora una volta la destra italiana. È la somma devoluta dalla Fondazione Alleanza Nazionale (di cui fanno parte Arianna Meloni, la sorella della premier, ma senza incarichi esecutivi, e Fabio Rampelli) all’associazione neofascista Acca Larentia per acquistare dall’Inail l’immobile che ospita la storica sede missina nell’omonima via, a Roma, che ogni 7 gennaio ospita la liturgia del “presente” con i saluti romani per ricordare tre militanti uccisi nel 1978. La notizia è stata pubblicata dal quotidiano Domani, con la specifica che la cifra non sarebbe contenuta però nel bilancio del 2023 della Fondazione, che ha lasciato la proprietà interamente all’associazione riservandosi di esercitare un diritto di prelazione in caso di vendita. Ma la Fondazione replica che è compresa nella voce “erogazioni liberali”. La notizia ha subito riacceso la polemica politica. «Appare sempre più evidente che Fratelli d’Italia, il partito della premier Meloni, non vuole e non può fare i conti con il passato – afferma Sandro Ruotolo, responsabile Cultura della segreteria Pd -. Non è credibile il maquillage che vorrebbe il partito di maggioranza trasformato in un un moderno partito conservatore». «Agiscono nell’ombra, ma i legami tra il partito di Meloni e il neofascismo sono sempre più evidenti. Quell’immobile – dice Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Avs alla Camera – è uno dei simboli più forti della tradizione neofascista fortemente ripudiata dalla nostra Costituzione. Questa destra si pone fuori dai binari costituzionali se non spegne la fiamma».