la Repubblica, 24 agosto 2024
A Malaga vogliono aiutare i poveri tassando i turisti
Nelle città assediate dall’overtourism l’esplosione del fenomeno casa vacanza ha creato autentiche bolle edilizie capaci di spingere la (ex) popolazione residente ai margini dei grandi centri urbani. Un problema a cui città come Amsterdam e Venezia, Firenze o Barcellona, senza dimenticare Roma e Milano, cercano con crescente affanno di trovare una risposta. L’ultima proposta arriva da Malaga, perla dell’Andalusia, il cui sindaco Francisco de la Torre pensa a introdurre una tassa per i pernottamenti nelle case turistiche, per reindirizzare il ricavato alle famiglie in difficoltà economica e/o in situazione di esclusione sociale. Per ora, il primo cittadino ha inviato la sua proposta per lettera al ministro del turismo spagnolo, Jordi Hereu. Secondo una prima stima, la tassa di soggiorno dedicata a chi sceglie l’affitto breve porterebbe diversi milioni di euro nelle casse della città, che conta quasi 600mila abitanti. L’iniziativa di de la Torre segue di pochi giorni quella della vicina Siviglia, la cui amministrazione ha promesso di tagliare la fornitura idrica alle case vacanza illegali.