Avvenire, 23 agosto 2024
In Nicaragua Ortega tassa l’elemosina
Managua - Il dittatore è sempre più solo nel labirinto del Nicaragua. E, toccato il fondo, comincia a scavare. Così, come parte di un’offensiva generalizzata contro la Chiesa cattolica e le istituzioni religiose in Nicaragua, che ha portato all’arresto di decine di sacerdoti e all’esilio imposto a religiosi e a un vescovo, il governo sandinista di Daniél Ortega ha deciso adesso di colpire anche le elemosine e le donazioni dei fedeli. La notizia l’ha resa nota il quotidiano La Prensa vicino all’opposizione: si tratta di una modifica della Legge sulla concertazione fiscale approvata in Parlamento insieme a un pacchetto di norme che aumenta il controllo dello Stato sulle Organizzazioni non governative.
Per quanto riguarda il nuovo regime fiscale applicato alla Chiesa cattolica si tratta dell’abrogazione del paragrafo 3 dell’articolo 32 della stessa legge, un inciso che proteggeva le chiese e altre istituzioni religiose dal pagamento dell’imposta sul reddito sulle attività economiche. Eliminando questa sezione, afferma uno specialista citato da La Prensa, «tutte le chiese di qualsiasi denominazione saranno soggette al regime fiscale a cui la dittatura sottopone il settore privato e ora anche le istituzioni religiose». Secondo l’esperto, «l’eliminazione della tutela fiscale delle chiese e delle istituzioni religiose implica che anche le offerte, le elemosine e le donazioni dei fedeli saranno soggette al pagamento dell’imposta sul reddito con aliquote comprese tra il 10 e il 30 per cento».
Il Parlamento di Managua ha però risposto agli ordini della “coppia regnate” mutuando decisioni già in vigore da un paio d’anni nella Russia dello zar Putin: ha approvato un pacchetto di norme che obbliga le poche organizzazioni non governative ancora operanti nel Paese a finire sotto il controllo assoluto dello Stato. La vicepresidente e moglie del dittatore, Rosario Murillo, lo ha definito un «atto di solidarietà» che rafforza «la trasparenza, la certezza giuridica, il rispetto e l’armonia a favore della famiglia e delle comunità in un quadro di rispetto delle leggi nazionali». Nello specifico, il Parlamento ha approvato la riforma della Legge di regolamentazione e controllo delle organizzazioni senza scopo di lucro e promulgato una nuova normativa sugli Agenti stranieri, abrogando l’articolo 4 della Legge 822 sulla concertazione fiscale.
Il 19 agosto il governo del presidente Ortega attraverso il ministero degli Interni aveva già ordinato la soppressione giuridica di 1.500 Ong, metà delle quali religiose. In totale sono oltre 5.100 le organizzazioni non governative fatte chiudere dal 2018 ad oggi dal governo di Managua.