Corriere della Sera, 22 agosto 2024
Ereditiera scomparsa a Madrid: giallo tra Spagna, Usa e Vicenza
VICENZA Cogollo del Cengio, un paesino di tremila anime, ai piedi delle montagne della provincia vicentina. È qui che dopo mesi di indagini sono arrivati i poliziotti spagnoli che indagano sulla scomparsa dell’ereditiera Ana Maria Henao, 40 anni, con passaporto statunitense ma origini colombiane. Un intrigo internazionale, dal piccolo comune vicentino fino a Madrid, Miami e Belgrado.
Per tutta la giornata ieri gli agenti della squadra mobile di Vicenza, la polizia scientifica, un gruppo di investigatori madrileni con la supervisione dell’Fbi hanno scandagliato una vasta zona boschiva, dopo che un’ordinanza del sindaco Piergildo Capovilla, su richiesta della Procura di Vicenza, ha chiuso la vecchia provinciale del Costo, che conduce ad Asiago. Si cerca senza sosta (le indagini riprenderanno oggi) Ana Maria Henao, sparita nel nulla dal 2 febbraio, mentre si trovava a Madrid con un’amica. Si cerca la donna o, come ha fatto sapere il procuratore capo di Vicenza, Lino Giorgio Bruno, tracce del passaggio dell’ex marito.
Ana Maria Henao aveva scelto Madrid per rifarsi una vita dopo un tormentato divorzio dal marito David Knezevich, di origini serbe. Ereditiera lei, insieme a lui aveva creato un ulteriore impero dagli utili milionari. E sarebbe stata proprio la divisione del patrimonio (almeno 15 milioni di dollari in possesso della donna) il movente economico ipotizzato dagli inquirenti spagnoli per il possibile crimine. David Knezevich è stato arrestato lil 4 maggio all’aeroporto di Miami in arrivo da Belgrado, accusato di essere coinvolto nel sequestro e nella sparizione della moglie. Sarebbe stato proprio lui nei giorni scorsi, dagli Stati Uniti, a dare indicazioni precise per trovare la donna e a condurre gli inquirenti proprio nella boscaglia di Cogollo del Cengio. Un’area impervia.
Non è più un mistero: ciò che si sta cercando è un corpo, anche con l’impiego di ruspe e cani molecolari. La tesi degli investigatori è che Knezevich abbia ucciso la moglie già lo scorso 2 febbraio, giorno della sua scomparsa. Le prove a suo carico, evidenziano i media spagnoli e statunitensi che da mesi seguono la vicenda, sarebbero molteplici e arriverebbero dalle telecamere di mezza Europa e da numerosi testimoni che confermerebbero la presenza dell’uomo in luoghi chiave del Vicentino. Lo scorso 29 gennaio Knezevich aveva noleggiato un’auto a Belgrado, e tre giorni dopo aveva raggiunto Madrid superando la frontiera a Girona. La notte precedente la scomparsa di Ana Maria, avrebbe rubato una targa da un’auto in sosta nella capitale spagnola, per poi posizionarla sulla macchina presa in affitto. La mattina successiva sarebbe stato visto acquistare uno spray nero e del nastro adesivo, oltre ad una giacca ed un casco da motociclista.
Le telecamere nelle vicinanze della casa di Ana Maria Henao nelle ore successive avrebbero ripreso un uomo, travisato con un casco, mettere fuori uso la videosorveglianza dell’abitazione della donna con dello spray e posizionare del nastro adesivo su una serratura. Lo stesso uomo è stato poi ripreso mentre entrava con una valigia nella casa dell’ereditiera, lo stesso bagaglio con cui uscirà nei minuti successivi. Secondo i sospetti, nella valigia, avrebbe nascosto il corpo della consorte (una donna minuta, Ana, alta meno di un metro e mezzo). Dei resti della donna poi, sono certi gli inquirenti, Knezevich si sarebbe sbarazzato durante il viaggio di ritorno verso Belgrado. Proprio tra i boschi di Cogollo del Cengio, ad appena due chilometri da dove 13 anni fa venne ritrovato il corpo di Lucia Manca, la 52enne veneziana, ritrovata per caso durante una competizione podistica e per il cui omicidio è stato condannato il marito Renzo Dekleva.