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 2024  agosto 23 Venerdì calendario

Nel trailer del film di Coppola «citazioni inventate»

Cds:
Nuovi guai per Francis Ford Coppola e per il suo Megalopolis, film visionario rimasto in lavorazione per decenni e ora pronto al debutto nelle sale Usa il 27 settembre. Dopo le accuse di «comportamento inappropriato sul set» (Coppola, 85 anni, era stato ripreso mentre baciava e abbracciava le comparse, alcune seminude, mentre si girava una scena e i filmati erano finiti in rete) ora la Lionsgate, che ha acquistato il film (finanziato interamente dal regista con 120 milioni di euro), ha dovuto ritirare in fretta e furia il nuovo trailer, uscito mercoledì, perché riportava citazioni di critici inventate. «Offriamo le nostre sincere scuse ai critici coinvolti e a Francis Ford Coppola per questo errore ingiustificabile nel nostro processo di verifica» ha spiegato un portavoce. L’intento era evidenziare le critiche che accompagnarono l’uscita di film diventati poi cult come Il Padrino, facendo quindi un accostamento con le recensioni più negative che stanno accompagnando l’uscita del kolossal, ambientato in una New York distopica, ispirata all’antica Roma.

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Massimo Basile, Rep:

“Abbiamo fatto un casino”, ha dichiarato la casa di distribuzione Lionsgate. E su questo nessuno sembra nutrire dubbi. Il lancio diMegalopolis, l’ultimo film epico di Francis Ford Coppola in uscita il 27 settembre negli Usa (in Italia il 16 ottobre), si è rivelato un clamoroso disastro di marketing. Presentato come il lavoro di un “visionario avanti rispetto ai suoi tempi”, il trailer ha mostrato il contrario: ha puntato sul vittimismo imperante e utilizzato notizie inventate, in perfetto stile social. Altro che anticipatore deitempi, altro che “il vero genio è spesso incompreso”, come recita la voce narrante: la clip di un minuto e mezzo ha fatto passare il regista americano, che si è autoprodotto il film, come un piagnone fragile, ferito da vecchie critiche, ma molto dentro ai tempi di oggi riguardo l’uso delle notizie false.
Il trailer propone immagini del nuovo lavoro, in cui si vede il protagonista, Adam Driver, stare pericolosamente in bilico sul cornicione di un grattacielo, le mani tremanti, lo sguardo vuoto. È la storia del crollo dell’impero americano modellato come se fosse l’Impero romano. Il film ha già diviso la critica a Cannes, dove è stato presentato in anteprima, ma questo è il meno. A scatenare il caso sono stati gli inserti al trailer, una serie di commenti critici fatti per l’uscita di tre classici di Coppola: Il Padrino del 1972, Apocalypse now del ’79 eDracula del ’92. Nel tentativo di preparare il pubblico a un film che “potrebbe non essere compreso”, il video mostra in rapida successione una serie di giudizi taglienti di famosi critici. Del Padrino scriveva Andrew Sarris, del Voice,“film sciatto e autoindulgente”. E, sempre dello stesso giornalista, “Non sa cosa vuole essere”. Un giudizio negativo era anche quello di Pauline Kael, delNew Yorker. Apocalypse now, secondo John Simon, delNational Review, era “Uno spettacolare fallimento”; “Un vuoto nel mezzo” per Vincent Canby, New York Times. “Un epico pezzo di spazzatura”, secondo Rex Reed, del Daily News. Di Dracula viene presentato il giudizio velenoso di Roger Ebert, critico del Chicago Sun-Times, “Il trionfo dello stile sulla sostanza”. “Un bel pasticcio”, secondo Owen Gleiberman, diEntertainment, e “Fiasco”, sentenziava sempre Reed, ma per un’altra testata, il New York Observer.
L’effetto nel pubblico è stato di sarcasmo nei confronti dei critici cinematografici, categoria mai moltoamata. I social sono stati inondati di giudizi taglienti sul loro modo di valutare opere che hanno vinto anche Oscar. Mancava un dettaglio, però: quei commenti sono stati totalmente inventati, o comunque non erano riferiti a quei tre film. Però i nomi sono reali e di big del giornalismo di Hollywood (molti dei quali defunti). Questo ha scatenato la protesta delle persone tirate in ballo. “Anche se i critici non possono piacere — ha commentato Gleiberman — non meritiamo che ci mettano in bocca parole mai pronunciate. I critici hanno amato Il Padrino, anche se si sono divisi suApocalipse now”. “Farmi dire che Dracula è stato un pasticcio — ha aggiunto — beh, mi sarebbe piaciuto averlo detto. Ripensando al film, suona carino”. La storia è diventata virale, le proteste hanno sepolto la produzione e la casa di distribuzione è dovuta correre ai ripari. “Abbiamo immediatamente ritirato il trailer — ha detto un portavoce — e ci scusiamo con i critici e con Coppola per questo errore imperdonabile. Abbiamo fatto un casino, Siamo dispiaciuti”. La domanda che i critici si fanno in attesa dell’uscita diMegalopolis è: che fine faranno i loro prossimi giudizi, dovessero esserenegativi?