Il Messaggero, 22 agosto 2024
A Roma brucia anche Cinecittà. Gravi quattro soccorritori
ROMA Il vento che soffia e che, all’improvviso, cambia direzione senza lasciare scampo. Le fiamme che in pochi secondi avvolgono il “graelion”, un mezzo specializzato dell’Associazione “Giannino Caria” paracadutisti, attiva nella Protezione civile di Roma Capitale da ben 41 anni. Cristina, Francesco e Andrea sono lì dentro, hanno fra i 35 e i 37 anni e sono volontari. «La parte buona della nostra società», dice il loro presidente Marco Lorentini perché «si dedicano agli altri da tanto tempo». Provano a uscire, per il calore sprigionato dalle fiamme sono costretti a infrangere con le braccia i vetri dei finestrini: le maniglie sono roventi. Escono ma restano ustionati come il Caposquadra dei vigili del fuoco, Marco Mariotti, 50enne, arrivato alla periferia Est dal gruppo di Frascati, per dar supporto ai colleghi del comando provinciale impegnati a domare l’ennesimo maxi incendio che investe la Capitale. Sono loro le vittime dell’ultimo episodio divampato ieri mattina a cavallo fra i quartieri di Torre Spaccata e Cinecittà all’interno di una vasta area verde, incolta, di proprietà di un privato. I volontari sono sul posto già dal mattino ma l’incidente si verifica dopo le 16. Il vigile del fuoco chiede l’uso di quel “graelion” progettato per domare da vicino le fiamme, così fa strada ai tre ragazzi che, a bordo del mezzo, si addentrano nell’area dell’incendio.
LA DINAMICAMa il vento cambia. I quattro riescono a uscire dalla zona con le loro gambe, sembrano stare bene, parlano e respirano ma le fiamme toccano i volti, le braccia, le gambe. Vengono ricoverati d’urgenza nel centro grandi ustioni dell’ospedale Sant’Eugenio. Nel tardo pomeriggio verranno sedati, hanno bruciature in media sul 40 per cento del corpo. Le prognosi restano riservate, sono tutti sedati, nel presidio ospedaliero viene intensificato il personale, i medici contano di poter emettere una valutazione effettiva sulle loro condizioni entro oggi. Nessuno di loro ha sbagliato: sia il vigile del fuoco che i volontari, con anni di esperienza alle spalle, hanno seguito correttamente le procedure e ora si prega e si spera affinché tutto possa risolversi al meglio. Il Caposquadra dei vigili del fuoco è riuscito a parlare con la moglie «non ti preoccupare, sto bene», le avrebbe detto e lo stesso hanno potuto fare i volontari della Protezione civile – ragazzi normali: un’informatica Cristina, un impiegato nel settore sanitario Francesco, un laureato in Giurisprudenza Andrea – con i loro familiari. E intanto si cerca di risalire all’origine dell’incendio anche se il rogo è divampato come molti altri, raccontati tristemente nelle scorse settimane, dalle sterpaglie. Erba incolta, erba secca, erba non raccolta.L’ORIGINEIl caldo, il vento, una “miccia” qualsiasi, come ad esempio il mozzicone di una sigaretta, sembra siano partire dal bordo strada che abbraccia l’area verde non lontana dalla Palmiro Togliatti, fra via Filomusi Guelfi e viale Bruno Pelizzi. Le fiamme, pur nella drammaticità dell’evento, vengono circoscritte e nessuna delle abitazioni vicine all’area dell’incendio verrà evacuata. Per consentire le operazioni di spegnimento, diverse strade saranno chiuse al traffico ma in serata l’incendio è domato. Unanime il supporto delle istituzioni ai feriti. «Sono vicino ed auguro pronta guarigione al vigile del fuoco e ai tre volontari della Protezione civile di Roma Capitale rimasti feriti mentre erano impegnati nello spegnimento del rogo – dichiara il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – voglio esprimere ancora una volta la mia profonda gratitudine alle donne e agli uomini del Corpo nazionale e a tutti coloro che in questi mesi estivi lavorano senza sosta, anche a rischio della propria incolumità, per fronteggiare gli incendi boschivi che stanno affliggendo il nostro territorio». Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, aggiunge: «A tutti coloro che, su più fronti, stanno affrontando con dedizione, coraggio ed esemplare spirito di servizio questa estate, segnata da numerosi incendi, anche di rilevante entità, va la nostra più profonda gratitudine, con l’impegno di continuare a fare nostra parte». Vicinanza ai feriti e alle loro famiglie anche dal governatore Francesco Rocca e dal sindaco Roberto Gualtieri che aggiunge: «A loro vanno i miei auguri di pronta guarigione ed il mio sincero ringraziamento per il grande lavoro che stanno svolgendo in queste ore difficili».