Anteprima, 17 luglio 2024
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Biografia di Joe Bryant
Joe Bryant (1954-2024). Detto Jellybean, è stato un cestista e allenatore di pallacanestro statunitense. Era il padre di Kobe Bryant (1978-2020), anch’egli cestista. «Se l’Italia può vantare un dio della Nba che amava il nostro paese, parlava con piacere la nostra lingua, aveva ricordi magnifici di città come Rieti, Reggio Calabria, Pistoia, Reggio Emilia, non solo di Roma o delle Cinque Terre, una parte del merito è sua. Di Joe Bryant, che già dal cognome rievoca la grandezza, e ora è unito al figlio Kobe anche nel mondo dei ricordi. Se n’è andato a 69 anni, stava male già da tempo, l’ictus è stato fatale, ma nel periodo che gli è stato concesso ha vissuto intensamente. Tra alti e bassi, anche nel rapporto col figlio che cominciò a tirare a canestro quando lui giocava, appunto, a Rieti nell’A.M.G. Sebastiani (con un altro nome è arrivata fino a giorni nostri in A2). Prima, Joe Bryant era stato brillante giocatore di college a Philadelphia, poi i Golden State Warriors lo dirottarono ai 76ers dove passò quattro stagioni prima di giocare ai Clippers (allora a San Diego) e ai Rockets. Fine della stagione americana con una media di 8.7 punti a partita, ma qualcosa di molto più grande si stava per aprire. Se Kobe è stato diverso, non solo immenso, è anche per quell’amore sincero per l’Europa, e in particolare per l’Italia, che manca ad altre star dell’Nba. Quando tornò negli States nel 1991, Kobe si era già formato e la sua strada divergeva da quella del padre che nel frattempo avrebbe allenato squadre in Thailandia, Giappone, e nella Wnba a Los Angeles, la città che avrebbe segnato il destino del figlio. Dai vent’anni ai Lakers fino alla morte nell’incidente d’elicottero in cui perse la vita anche la figlia Gianna, il 26 gennaio 2020.Cinque anni dopo essersi legato nella draft alla squadra della sua vita Kobe prese un’altra decisione importante e scelse Vanessa. Un matrimonio considerato prematuro da Joe e dalla moglie Pamela, che non furono presenti alle nozze ma si riavvicinarono quando nacque la nipote Natalia. Col tempo le figlie di Kobe Bryant sarebbe diventate quattro, oltre a Gianna sarebbero arrivate anche Bianka e Capri, ma l’allargamento della famiglia non ha aiutato a mantenere la serenità. Tristemente celebre il processo risolto con un accordo tra le parti, per i cimeli liceali del campione ragazzino che i genitori avrebbero provato a vendere. Ma il tempo ha concesso ai Bryant di riavvicinarsi, parlare e calmarsi, poco prima che Kobe salisse su quell’elicottero. Al padre che se n’è andato martedì, nonostante tutti i peccati commessi e non, ognuno può essere grato» [Chiusano, Rep].