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 2024  luglio 09 Martedì calendario

Biografia di Martina Colombari

Martina Colombari, nata a Riccione (Rimini) il 10 luglio 1975. Miss Italia 1991. Modella. Attrice.
Titoli di Testa «A 40 anni ho iniziato a smontare i miei pezzi e a rimontarli. È successo quando ho sentito che non dovevo più dimostrare che, oltre a essere bella, ero anche brava»
Vita Figlia unica di mamma Delfina e papà Maurizio, titolare della storica pizzeria «Da Gianni» • «Sono cresciuta nel Paese dei balocchi: quando iniziavano le giornate di sole mia mamma mi veniva a prendere con i panini e andavamo in spiaggia a fare i compiti. Ma d’estate la vedevo scomparire: tornava a casa dal ristorante alle dieci di sera». Le davano qualche piccola mansione? «La cucina era vietata, per via degli schizzi d’olio e dell’acqua bollente. Mangiavo nella dispensa al piano di sotto guardando un muro, insieme alla signora che stirava le tovaglie». Chi si occupava di lei? «I nonni paterni. Mio nonno faceva una professione che avevano deciso di tenermi nascosta, il becchino. Vivevo circondata da raso viola, ma non capivo bene il perché». La Riviera Romagnola d’estate. Un ricordo. «La nonna mi portava al mare, magra magra ma con una pancia grande e tirata, come quella delle donne incinte, accentuata dal costume intero. Fumava e bestemmiava. Quando mio nonno riposava, di pomeriggio, io e lei andavamo in stazione a vedere i treni che passavano, con il gelato al limone con lo stecco di liquirizia». «Nella mia vita non ho programmato alcunché. A 16 anni, con mia grande sorpresa, sono stata eletta miss Italia» [Michela Proietti, Cds] • «Siamo una famiglia precoce, mia mamma mi ha avuta a 17 anni, io a 16 avevo una corona da Miss in testa. Tutto ha avuto indubbiamente una accelerata pazzesca» [Michela Proietti, Cds] • «Mio papà insisteva perché cedessi lo scettro alla seconda classificata: dovevo tornare a scuola, a Riccione» • «Mi sono dovuta irrigidire diventando Miss Italia, poi modella e donna in carriera. Da subito, ho comunicato distanza e ne ho sofferto: le persone si fermano all’apparenza, tante volte mi sono sentita sola. Ma io sono più semplice e alla mano di come molti m’immaginano» [a Candida morvillo, Cds] • Si trasferisce a Milano «All’inizio alle cene non mi rivolgeva la parola nessuno: tornavo a casa e piangevo. Lavoravo nella moda, ma per loro ero poco modella, mi portavo dietro l’“onta” della Miss Italia. Al tempo stesso ero troppo modella per altri ruoli. In alcuni ambienti la mia bellezza creava problemi, sono stata discriminata» [Proietti, cit.] • In tv è stata la Carlotta di Un medico in famiglia, la Rachele de I Cesaroni, la Gioia Capello di Carabinieri ecc. Ha partecipato al programma Stasera mi butto (2007) e ha fatto parte della “giuria di qualità” del Festival di Sanremo (2008). Da ultimo vista in tv nelle fiction Al di là del lago (2010, Canale 5) e Il restauratore (2012, Rai 1), nel talent show Baila! (2011, Canale 5), e co-conduttrice in GialappaShow (TV8, 2023). In tournée a teatro nel 2013 con La febbre del sabato sera. «Una settimana dopo la prima, mi hanno chiesto se volevo entrare a far parte del cast. Mi hanno ritagliato un ruolo – quello di Susan Rhodes, una giovane donna di buona famiglia che vive a Manhattan – e messo a disposizione un team di persone per imparare a cantare e ballare» (Libero 15/1/2013) e poi in Montagne russe di Éric Assous, regia di Marco Rampoldi (2019) e Fiori d’acciaio regia di Michela Andreozzi (2024). Vista anche in Sister act, La bella e la bestia, Barbara ed io e Bologna, 2 agosto i giorni della collera e Martina sa nuotare • Ha firmato la mostra fotografica di autoritratti (molti nudi) Martina_invisibile, nel 2010 allo Spazio Forma di Milano • Con Luca Serafini ha scritto La vita è una (Rizzoli, 2011)
• Volontaria: «È stato il mio lavoro più bello. Pura adrenalina. All’inizio pensavo che bastasse prestare dignitosamente, come fanno tanti miei colleghi, la mia immagine. Ma una sera, dopo un galà per la Fondazione - ero elegantissima in un abito Armani Privé - ho provato una sensazione di sofferenza. Dovevo fare qualcosa di più; sono andata nella sede della Fondazione; ho visto i loro progetti. Mi hanno invitato ad andare, sono partita» • «La mia prima volta ad Haiti - era il 2008 - ho avuto paura di non farcela ma non sono tipo da mollare. Laggiù dormo tra i topi; se serve in ospedale cambio le flebo e se devo trasportare dei cadaveri indosso guanti, mascherina, mi metto nel naso del balsamo di tigre e pedalo». Oltre al nostro ombelico. Prima dell’estate, Martina tornerà ad Haiti per lavorare come volontaria della Fondazione Francesca Rava, la onlus che con padre Rick Frechette di Nhp (Nuestros Pequenos Hermanos) ha aperto 50 strutture ospedali, orfanotrofi, centri di formazione, scuole di strada - nella povera isola devastata nel gennaio 2010 dal terremoto (250 mila vittime; 600 mila disperati ancora oggi nelle tendopoli), dove mezzo milione di persone sono contagiate dal colera e un bambino ogni 3 non arriva a 5 anni» [Chiara Beria di Argentine, La Stampa] • Nel gennaio 2010, il viaggio più atroce. «Nelle bare di cartone tenute insieme con acqua e farina raccoglievamo 8,9 cadaverini. Caldo, puzza. Un giorno sono crollata, padre Rick mi ha ripreso gentilmente, mi sono sentita una schifezza!». Cosa pensa l’ex miss Italia della situazione politica nel nostro Paese? «Finalmente la Minetti torna a occuparsi di denti!», scherza. Poi, più seria: «Il discorso di Enrico Letta alla Camera mi è piaciuto; mio marito che lo conosce - il premier è un tifoso milanista - dice che è ottima persona». Quanto a Matteo Renzi («Con lui Berlusconi avrebbe preso meno voti!») ha offerto lo storico Teatro della Pergola di Firenze per il concerto il 21 maggio di Paola Turci e Paolo Fresu in favore della Fondazione Rava. Appello finale di Martina per le adozioni a distanza: «Basta un euro al giorno per mantenere un bambino. Si può restare indifferenti sapendo che ad Haiti le piccole che restano in strada hanno la prima gravidanza a 11 anni?» [Beria di Argentine, cit.] • Nel 2023 Pechino Express 10 (Sky Uno, 2023) come concorrente con suo figlio Achille: «Mi è servito tanto. In India per un mese abbiamo mangiato e dormito sotto un tetto, senza soldi, grazie alla generosità della gente semplice. Ho capito cosa mi serve sul serio: verità e rapporti di cuore. E amici sinceri, non quelli che ti dicono “chiamami se hai bisogno”. Così sono arrivate altre belle sorprese» • E quando suo figlio lo scorso aprile è stato denunciato per un pugno a un vigile, dopo un litigio con un taxista, una così come ha reagito? «Spero che diventino per lui degli insegnamenti. Se si supera il limite ci sono delle conseguenze. Dagli errori si impara, non si deve perseverare. E bisogna sempre prendersi le proprie responsabilità. Io e suo padre abbiamo cercato di spiegargli tanto, a parole e con il nostro esempio, ma i figli non sono il seguito della nostra vita. Uno li mette al mondo, poi sta a loro. Io il mazzo me lo sono fatto» • Che voto si dà come madre? «Mettiamola così: non ho sensi di colpa e avendo solo un figlio, altri non ne sono venuti, faccio fatica a dire che genitore sono stata. Di sicuro sono stata affettuosa e giocherellona. Forse un po’ severa e bacchettona» [ad Andrea Scarpa, Mess] • Ammette di aver avuto alti e bassi con il figlio «Lui le ha prese due sberle, anche più di due. Da me, dal padre. Ma, alla fine, l’amore per un figlio è e resta immenso: Spero sia felice, perché gli ripeto sempre che la vita è meravigliosa ed è più semplice di quel che loro immaginano. Che si fidanzi con un ragazzo o che abbia una moglie e faccia un figlio… Va bene tutto. L’importante è che possa guardarsi allo specchio e sorridere».
Curiosità «Io, a lungo, ho vissuto di rendita. Sono nata magra, sono sempre stata pigra e non mi sono mai allenata. Ora so che fare sport e curare l’alimentazione previene gli acciacchi della vecchiaia, diabete, colesterolo, problemi di circolazione, e agevola una menopausa meno traumatica. Voglio invecchiare bene, da qui la dedizione al mio fisico» [a Candida Morvillo, Cds] • «La corsa è diventata una droga. Esco ogni mattina alle 6.50, faccio dodici chilometri, amo correre da sola all’alba: in città, l’atmosfera è rarefatta, al mare, appena finisco, posso buttarmi in acqua ancora sudata. Non nuoto, ma faccio una lunga camminata per migliorare la circolazione. Dopo, ho più energia che se fossi stata a letto fino alle nove» [ibid.] • Ha un’ossessione particolare? «L’ordine. Sono ossessionata dal controllo, ma il mondo non funziona così quindi cerco di limitarmi» [Scarpa, cit.] • «Il mio approccio allo yoga è legato alla meditazione. Da alcuni anni vado ad Assisi a fare meditazione dinamica e statica» [Gazzetta] • Cibo? «Ho tolto dalla mia quotidianità la carne rossa e, quasi completamente, quella bianca. Mangio verdure e legumi cucinati in tanti modi. Non sono però vegetariana: non mi tiro indietro davanti a un piatto di ravioli e un bicchiere di vino, se capita. Sono golosissima anche se ho la glicemia alta per genetica. Devo tenerla sotto controllo. Per i carboidrati ho trovato la soluzione: paste di legumi, ceci e lenticchie. Ma il gelato è la mia tortura: potrei mangiarne mezzo chilo la sera davanti alla tv. Amo la nocciola e il pistacchio» [Gazzetta] • Se Patrizia Mirigliani, titolare di Miss Italia, la chiamasse come giurata accetterebbe? «Massimo rispetto, per me è stato un trampolino di lancio, ma questi concorsi ormai sono finiti. E poi dico la verità: in trent’anni e più non c’è stato mezzo lavoro chiuso grazie a Miss Italia. Ho sempre fatto tutto come Martina Colombari» [Scarpa, cit.] • Rifarebbe un calendario adesso? «Se mi offrissero il calendario Pirelli, anche stasera». Se fossero dodici nudi? «Lo farei anche ora» [ibid.].
Amori Sposata col calciatore Alessandro Costacurta da vent’anni. Stanno insieme da 28. Un figlio, Achille (2 ottobre 2004): «Non abbiamo mai condizionato la vita dell’altro. Se lui desidera uscire, io neppure commento. C’è grande libertà tra noi e rispetto. Eravamo già entrambi famosi quando ci siamo messi insieme, nessuno sbraitava per essere più popolare dell’altro. Io ero gratificata dal lavoro, lui dalle vittorie in campo. Mentre è facile essere gelosi della professione di tua moglie. In realtà, siamo una famiglia semplice». Il sesso è ancora importante per loro: «Ci si continua a cercare, c’è intimità e intesa. Mi ricordo ancora vent’anni fa, quando mi sono trovata con le ginocchia ustionate per le capriole sulla moquette della casa di Alessandro» [Oggi] • «Io e Alessandro siamo all’antica, festeggiamo tutto: San Valentino, l’anniversario del primo bacio, quello di matrimonio, la festa della donna, tutto. Sarà anche per questo che funzioniamo ancora, mentre le altre coppie ci scoppiano intorno. Siamo persone semplici. Ci capiamo al volo. Celebriamo i nostri momenti. Rispettiamo i silenzi» [a Ilaria Ravarino, Mess] • Dopo dieci anni però si tradirono: «Fu una crepa vera, mi sentivo trascurata, non mi corteggiava più. Non ero più la regina di casa. Ci siamo allontanati ed entrambi abbiamo avuto un’altra storia. Poco più che un capriccio, una curiosità, alla fine ci siamo ritrovati. Quando siamo tornati insieme, il mio trono era di nuovo lì. E c’è ancora. Ma anche tra noi c’è stata una evoluzione» [Oggi] • «Era la fidanzata di Alberto Tomba (per tre anni, ndr). Poi uscì un servizio su Sette in cui si mostrava seminuda. Scandalo (...) Il rapporto entrò in crisi» (Claudio Sabelli Fioretti). «Siamo stati molto innamorati, per lui lasciai il fidanzatino di Riccione, è stato il mio primo uomo. Ma in realtà il suo entourage pensava che una donna per il super campione potesse essere una distrazione e quando ho iniziato ad affermarmi sul lavoro sono nati i problemi. A volte gli propongo una cena tutti insieme con Billy e Achi: per ora mi ha sempre detto di no» [Proietti, cit.] • «Non si può essere tutte uguali, solari, formose, bionde. La televisione ci vorrebbe tutte popolari, normali. Gli italiani sono mammoni. Ma io sono la fidanzata d’Italia, al massimo la sorella d’Italia. Non la mamma d’Italia».
Titoli di coda «Ho capito che il mio tempo non è infinito e non ha senso spenderlo con chiunque».