Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  luglio 16 Martedì calendario

Biografia di Camilla Rosemary Shand

Camilla Rosemary Shand, (coniugata Mountbatten-Windsor, in precedenza Parker Bowles), nata a Londra il 17 luglio 1947 (77 anni). Regina consorte del Regno Unito e degli altri reami del Commonwealth dall’8 settembre 2022, in quanto moglie di Carlo III. In precedenza aveva condiviso i titoli di Carlo, fra cui quelli di duchessa di Cornovaglia, duchessa di Edimburgo, duchessa di Rothesay, contessa di Carrick, baronessa di Renfrew, rinunciando invece a quello di principessa di Galles, per rispetto della defunta Diana Spencer, prima moglie del principe.
Vita Il padre era Bruce Shand, appartenente alla piccola nobiltà locale, reduce della Seconda guerra mondiale e commerciante di vini. La madre era Rosalind Cubitt, figlia del Barone Ashcombe (Roland Cubitt) e impiegata in un’agenzia per le adozioni • «Lontana da palazzi, protocolli e responsabilità monarchiche, Camilla è cresciuta a The Laines, una casa idilliaca vicino a Brighton, circondata da cani, gatti e cavalli. Suo padre, ex ufficiale militare e commerciante di vini, guidava la caccia alla volpe mentre la moglie Rosalind curava il meraviglioso giardino. La madre di Camilla era devota al marito, ai figli e alla casa ed era una donna nota tanto per la bellezza quanto per la bontà, che ha cresciuto i tre figli senza tate, pur potendosele permettere (quando fece il suo debutto in società nel 1965, Camilla ereditò dalla nonna l’equivalente di 570.000 euro). Camilla è la quintessenza dell’aristocratica di campagna: una legione di donne avverse al botox, alla chirurgia plastica e alle tinte per capelli. Prima che la sua relazione con Carlo diventasse pubblica, costringendola a partecipare alle funzioni ufficiali, Camilla non si preoccupava particolarmente del guardaroba, del trucco o dell’acconciatura, né si curava delle mani raggrinzite a causa della sua passione per il giardinaggio. Un’amica di Camilla fin dall’adolescenza, che fa tuttora parte della sua cerchia più intima, mi racconta che “accetta quanto prevede il suo ruolo e ne trae il meglio. Non si lamenta mai e, a differenza di Diana, sa rimanere nell’ombra. Anzi, si sente più a proprio agio sullo sfondo. Ama la campagna, la pesca, la caccia e la Scozia. È un’ottima compagna, divertente, leale e molto amante della famiglia, oltre che una brava cuoca. Ama trascorrere il tempo con i figli e i nipoti, che Carlo adora”» (Emma Roig) • Carlo e Camilla potrebbero essere parenti. Camilla discendeva da Carlo II attraverso uno dei suoi figli illegittimi, Charles Lennox, primo duca di Richmond. E se non bastasse, la sua trisnonna materna, Alice Keppel, era stata per dodici anni, dal 1898 al 1910, l’amante di Edoardo VII, il trisnonno di Carlo. Si è sempre sospettato che le due figlie che quella bellissima donna partorì nel 1894 e nel 1900 non fossero state generate dal marito George Keppel, figlio minore del settimo conte d’Albemarie (Vittorio Sabadin) • «La giornalista Vassi Chamberlain, caustica commentatrice per Times, Air Mail e Vogue UK, afferma che Camilla “appartiene a quel mondo di nobili proprietari terrieri britannici che amano godersi la campagna, parlano la stessa lingua, si vestono allo stesso modo, fanno le stesse battute (quasi sempre molto sfacciate) e si divertono a infrangere le regole. Ha quel lato ribelle ed è facile immaginarsela da giovane che entra in un pub in tenuta da caccia, fumando e ordinando da bere. I britannici amano quel tipo di donna che beve, ride, rimane sveglia fino a tardi e non si mette mai a dieta. Camilla rappresenta per molti questa parte della loro identità e addirittura, oserei dire, molti la preferiscono per il fatto di essere più accessibile del re”. Tutti concordano anche sulla sua ammirevole perseveranza, la stessa caratteristica che aveva spinto la sua vecchia rivale, la principessa Diana, a soprannominarla Rottweiler. La sua comprovata tenacia l’ha portata a non arrendersi e a lottare per l’uomo che ama (legittimamente e illegittimamente) da sempre. Gladys e Fred, come si chiamano affettuosamente in privato, non saranno la coppia più attraente e fotogenica del mondo, ma la loro storia d’amore è autentica e duratura» (Emma Roig) • «“Lo sa che la mia bisnonna era l’amante del suo bisnonno, Edoardo VII?”. Il principe, non proprio british nella maglia sudata dopo aver disputato una veramente british partita di Polo nel parco di Windsor, alza gli occhi sull’impertinente fanciulla che ha scelto di presentarsi così al cospetto di sua altezza. Di fronte a Charles c’è il destino in persona, sotto forma di una graziosa e spigliata signorina di campagna, con il viso arrossato per le sfrenate cavalcate in compagnia dei fratelli e non certo per il più desiderabile imbarazzo che tanto si confà alle giovinette del ton.
I due innamorati ancora non lo sanno, ma quel cortocircuito scatenato dal loro “occhi negli occhi” nel 1971 avrebbe segnato la storia di un’intera nazione per quasi mezzo secolo. Il colpo di fulmine è istantaneo come può essere tra due ragazzi poco più che ventenni, e alla faccia del “No Sex Please, We’re British” la relazione inizia subito tempestosa e per nulla platonica. Ma dura poco, e non perché sia un fuoco che si è consumato in fretta: due anni dopo miss Camilla Shand sposa il fidanzato ufficiale, luogotenente della cavalleria reale Andrew Parker-Bowles. Sussurrano i maligni che non sia l’unico a cui la vivace Milla concede i suoi favori a corte, e la regina Elisabetta stronca la relazione del figlio (non il prediletto) con un micidiale, definitivo, giudizio reale: “Una ragazza infrequentabile” […] Il 29 luglio 1981 si tiene nella cattedrale di Saint Paul il matrimonio del secolo: 2.500 invitati, 600 mila persone nelle strade di Londra, più di 750 milioni di spettatori davanti alle televisioni di tutto il mondo per seguire la diretta della favola che si avvera. Diana, avvolta in un abito avorio che diventerà uno standard e con uno strascico di sette metri, sa che tra gli invitati c’è anche la temibile rivale. Ha scoperto chi è davvero Camilla, in precedenza presentata come una “cara, vecchia amica”, da tre giorni soltanto. Succede tutto per caso, perché lei ascolta una telefonata di Charles. E una frase che non può essere fraintesa: “Qualunque cosa succeda, ti amerò sempre”. Il suo futuro marito sta giurando eterno amore alla sua amante. Ma ormai tutto è deciso, tutto è pronto: impossibile tirarsi indietro, è il prezzo della favola. Diana diventa così la principessa triste, tra attacchi di panico e bulimia, tentativi di suicidio, giochi di Palazzo, la nascita dei due adorati figli e l’indifferenza della regina madre. A un certo punto fa un disperato tentativo e chiede al marito di lasciare Camilla, per provare a far funzionare quel matrimonio che lei stessa definisce “troppo affollato”. Lui risponde lapidario: “Rifiuto di essere il primo principe di Galles senza un’amante”» (Silvia Truzzi) • Carlo e Camilla si completavano a vicenda e avevano molte cose in comune. Lei amava i cani, aveva imparato molto presto a cavalcare e a cacciare, adorava la vita all’aria aperta e le piaceva leggere. Come Carlo, aveva un senso dell’umorismo tutto particolare, un po’ sarcastico e irrispettoso. Entrambi erano sopravvissuti a due scuole molto dure: Dumbrells e Gordonstoun. Ed entrambi, scoprirono poi, avevano riso di cuore da bambini ascoltando alla Bbc The Goon Show, un programma satirico demenziale molto in voga negli anni Cinquanta (Vittorio Sabadin) • Camilla Shand aveva una relazione con il brigadiere Andrew Parker Bowles, un affascinante ex ufficiale dell’Esercito i cui genitori erano molto amici dell’allora regina madre Elizabeth, fatta di alti e bassi per le infedeltà di lui. Parker Bowles aveva anche avuto una storia con la sorella di Carlo, la principessa Anna. La regina avrebbe sicuramente approvato il loro matrimonio se la loro relazione non fosse finita dopo brevissimo tempo • Carlo e Camilla iniziano a frequentarsi. Lui la porta a Broadlands, la magnifica casa di campagna che zio Mountbatten prestava a Carlo per i suoi incontri intimi. Nessuno dei due parla di matrimonio • Carlo prende in breve tempo i brevetti di pilota di aerei e di elicotteri. E viene inviato in missione ai Caraibi sulla Hms Minerva con l’unico apparente scopo di testare la capacità della Royal Navy di organizzare impeccabili ricevimenti, sia a bordo che a terra. Altro scopo della missione voluto da Lord Mountbatten, allontanare Carlo da Camilla. L’affettuoso zio aveva in mente quale sarebbe stata la donna giusta per lui: sua nipote Amanda Knatchbull. Carlo e Camilla si lasceranno nel 1973. E Camilla sposa Andrew Parker Bowles con un rito cattolico romano. Il matrimonio era stato l’evento mondano dell’anno e tra gli invitati c’erano la Regina Madre, la principessa Anna e la principessa Margaret • «Immagino che questo senso di vuoto passerà», scriveva un Carlo che si sentiva terribilmente solo dopo la separazione con Camilla all’amato zio Louis Mountbatten (Sabadin) • Da Andrew Parker Bowles, ha avuto due figli, Tom e Laura • Il matrimonio con Parker Bowles finì nel 1995, l’anno seguente Carlo divorziò dalla principessa Diana e riprese a vedere ufficialmente Camilla a partire dal 1999, due anni dopo la morte di Diana in un incidente automobilistico a Parigi • Il matrimonio con Carlo, con rito civile, celebrato il 9 aprile 2005 alla Guildhall di Windsor, trent’anni dopo il loro primo incontro. «Subiscono il più grande degli sgarbi: la regina è assente alla cerimonia (civile, perché entrambi erano divorziati) e quando compie il suo arrivo trionfale alla festa che segue, eccola apparire vestita di bianco. Perché la regina può tutto, perfino oscurare la sposa nel grande giorno, elegante ma triste nel suo completo grigio topo. Il suo cappello di piume Philip Treacy sembra conferire un ulteriore tono ironico a una giornata paradossale che si conclude con un brindisi agli sposi di Elisabetta II, che mentre chiede ai suoi ospiti di alzare i calici per brindare alla felicità del figlio ‘accanto alla donna che ama’, omette di pronunciarne il nome» (Eva Grippa) • «Pezzetto dopo pezzetto ha costruito il suo sogno. E da “donna orribile“, come la aveva definita la regina madre, è ora “onorevole moglie e regina consorte“. King Charles III ha celebrato ufficialmente “l’adorata” Camilla Parker Bowles nel suo discorso al popolo. La donna che, nel bene e nel male, è oggi ufficialmente al centro della dinastia dei Windsor e che “sarà all’altezza del ruolo”. Sua seconda moglie da 17 anni, dopo aver suscitato sentimenti molto contrastanti tra i sudditi inglesi, ha conquistato il regno. Ci ha messo tre decenni per diventare moglie ufficiale del principe Carlo, quattro per farsi accettare da Sua Maestà e, persino dal popolo britannico, come regina consorte. Lo stesso che dal 1997 ha in casa cuscini, tazze e ricordi di ogni tipo con l’effige di Lady Diana. Negli ultimi anni è riuscita persino ad assicurarsi le simpatie della regina Elisabetta, che è stata il vero passepartout per l’apertura ufficiale nel Palazzo» (Cristiana Mangani).