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 2024  agosto 20 Martedì calendario

A 81 anni spara alla moglie e poi si suicida in piazza

TORINO «Mi ha rovinato la vita». L’ennesimo femminicidio è avvenuto nel comune di Collegno, alle porte di Torino. Ieri mattina, intorno alle 11, Francesco Longhitano, 81 anni, ha ucciso la sua compagna al rientro di una passeggiata come ce n’erano state tante altre prima. Quando stavano per rientrare in casa, davanti al municipio, ha estratto una pistola e ha sparato alla fidanzata, Anna Lupo, di 82 anni. Mentre faceva fuoco non smetteva di urlare. «Mi hai rovinato la vita». Quindi ha sparato tre colpi con la pistola, una Smith & Wesson illegalmente detenuta, alla donna lasciandola esanime a terra. Si è allontanato di un passo, ha rivolto l’arma contro di sé, e si è suicidato. In pochi secondi, in piazza, si è scatenato il panico con la gente impaurita che fuggiva da tutte le parti cercando riparo.
La coppia abitava vicino alla piazza ed era arrivata lì a piedi. Dopo gli spari è stato dato subito l’allarme e in pochi minuti sul posto sono arrivati i carabinieri di Rivoli, la polizia locale e un’ambulanza del 118. I paramedici hanno tentato di rianimare la donna, ancora in vita, e dopo averla stabilizzata sono partiti alla volta dell’ospedale di Rivoli. Qui, però, Anna Lupo è deceduta a causa delle ferite troppo gravi riportate nella sparatoria.
Sull’omicidio – suicidio sono ora in corso le indagini dei carabinieri di Rivoli e quelli di Collegno. Dai primi riscontri risulta che la pistola, a tamburo, non fosse regolarmente detenuta dall’uomo. I tre colpi di pistola sparati hanno colpito la vittima al collo e all’addome. Sembra che i due, in passato, avessero gestito insieme un negozio di abbigliamento e che l’uomo, negli ultimi tempi, fosse caduto in una profonda depressione. I vicini dicono che li sentivano litigare spesso.
PETARDI E PROIETTILI
Maria Di Biase, 65 anni, ha assistito alla scena dal balcone di casa sua. Ha sentito un colpo ed è corsa a vedere cosa fosse successo. Inizialmente ha pensato a un petardo – racconta la figlia visto che la signora non se la sente di parlare -. «Mi ha chiamata subito, mi ha detto: si sono sparati. Era terrorizzata». Stando alla testimonianza della signora, l’uomo avrebbe esploso un primo colpo e poi avrebbe urlato alla moglie a terra: «Alzati». Per poi colpirla ancora. «A quel punto si è sparato alla gola ed è caduto a terra, la gente in piazza ha iniziato a scappare da tutte le parti».
«Pensavo fossero petardi, a volte i ragazzini ne sparano un po’. Ma ad un certo punto ho visto gente correre e urlare “stanno sparando, stanno sparando!”, mi sono voltato e ho visto un uomo andare giù. La donna invece era già a terra». A raccontare quanto accaduto è Massimiliano Anglisani, un residente del paese. Il bar è la caffetteria D’Ora dove lavora Nicole, che si ricorda bene di quella coppia. «Erano clienti abituali, lui molto più di lei. Quando entrava, il signore ordinava sempre una spremuta d’arancia e un caffè macchiato, poi chiacchierava con i clienti, a volte si fermava anche a pranzo e mangiava la pizza. La signora invece la vedevo di meno».
«Si chiamava Anna. Ed è l’ultimo caso di femminicidio. Qui, in città, davanti ai nostri occhi – ha detto il sindaco di Collegno, Matteo Cavallone -. Ci troviamo di fronte a una tragedia che segna profondamente la nostra comunità. Un caso di femminicidio, che ha coinvolto due persone anziane, ha scosso le nostre anime e portato un velo di tristezza sulle nostre vite». E ancora: «Questo drammatico evento ci ricorda che la violenza, in qualsiasi forma e a qualsiasi età, è inaccettabile. È nostro dovere come comunità non solo condannare tali atti, ma anche lavorare insieme per prevenire simili tragedie in futuro. Dobbiamo essere vigili, ascoltare, e supportare chiunque possa trovarsi in una situazione di vulnerabilità». Il sindaco ha poi espresso le condoglianze a familiari e amici delle vittime.
Le indagini sono in corso per chiarire le circostanze che hanno portato a questa tragedia, probabilmente riconducibile allo stato depressivo dell’uomo. Stando alle prime informazioni, i due vivevano poco distante e sono arrivati sulla piazza davanti al Comune a piedi intorno alle 11. Non è chiaro se avessero un appuntamento o se fossero usciti di casa assieme.