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 2024  agosto 19 Lunedì calendario

Biden apre la convention


Chicago Kamala Harris insieme al suo vice Tim Walz e ai rispettivi partner è partita ieri da Pittsburgh, in Pennsylvania, per il bus tour «Road to Chicago», ultima tappa prima della convention democratica. Il tema della convention, che inizia oggi a Chicago, è «For the people, for our future» (per le persone, per il nostro futuro), uno slogan che ricorda quello delle primarie del 2020: «Kamala Harris For the People», dove però l’attuale vicepresidente fu costretta a ritirarsi molto presto e la nomination andò a Joe Biden. Ora sarà il presidente a dare il via allo spettacolo di quattro giorni, con il passaggio della torcia a Harris. Oggi sul palco parleranno anche la first lady Jill Biden e l’ex segretaria di Stato Hillary Clinton, mentre Michelle Obama è prevista domani prima di Barack e del marito di Kamala Harris Doug Emhoff. Il candidato alla vicepresidenza Tim Walz, governatore del Minnesota, si presenterà agli americani dal palco della convention mercoledì, preceduto dall’ex presidente Bill Clinton, dall’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e dal ministro dei Trasporti Pete Buttigieg. Nella serata finale Harris accetterà la nomination alla Casa Bianca.
La contea di Cook, che include Chicago, ospita la più ampia popolazione di origine palestinese negli Stati Uniti: migliaia di manifestanti sono attesi alle proteste iniziate ieri sera. Ai gruppi pro-palestinesi si affiancano alleati che manifestano per i diritti Lgbtq+ e specialmente all’accesso alla sanità per le persone trans e per i diritti riproduttivi. Ieri si è tenuta la prima di sette proteste programmate in questi giorni: era organizzata da «Bodies Outside of Unjust Laws», una coalizione che si definisce «femminista, pro-queer e pro-Palestina». Gli speaker che hanno guidato la manifestazione erano Mandy Medley e Scott Bratt, leader rispettivamente di «Chicago for Abortion Rights» e di «Jewish voice for Peace». «Con Kamala Harris sta cambiando un po’ il modo di parlare di Israele e Gaza, sembra ascoltare le voci che vengono dalla sinistra, ma è davvero diversa da Biden? Le richieste dei manifestanti non sono cambiate perché vogliamo promesse e azioni concrete: non solo un cessate il fuoco ma un embargo sulle armi americane a Israele», dice al Corriere Anne Rumberger, portavoce di Bodies Outside of Unjust Laws. Altre manifestazioni sono organizzate da altri tre gruppi: March on the DNC, Poor People’s Army e Chicago Coalition for Justice in Palestine. «Alcuni gruppi tendono ad attirare persone che sono ormai disilluse, ma ci sono anche molti di noi che voteranno per i democratici o per candidati terzi e parteciperanno alle elezioni», continua Rumberger.
L’avversario
Battaglia sull’economia: Trump paragona la convention a un congresso comunista
Donald Trump terrà una serie di comizi negli Stati in bilico durante la convention (in Pennsylvania lunedì, in Michigan martedì mentre il suo vice J.D. Vance sarà in Wisconsin; in North Carolina mercoledì e in Arizona venerdì): una sorta di «contro-programma» concentrato su tre temi: economia, crimine e immigrazione. L’ex presidente ha anche condiviso su X una immagine falsa della rivale generata con l’AI: la ritrae in un’arena piena di persone con la scritta «Chicago» e un enorme simbolo del partito comunista. La prima pagina del tabloid di destra New York Post recita: «Kamunism», che fonde il nome Kamala con la parola «comunismo». Alleati repubblicani, come il senatore della South Carolina Linsey Graham, nei programmi della domenica continuano a consigliare a Trump di concentrarsi sui temi. «Qualunque altro repubblicano vincerebbe questa corsa con dieci punti di vantaggio», ha detto il governatore del New Hampshire Chris Sununu alla Cnn. Due nuovi sondaggi nazionali, di Abc e di Cbs, vedono invece Harris in testa, rispettivamente di due-tre punti, su Trump. L’economia tuttavia rimane un punto debole di Harris: il sondaggio Abc conferma il vantaggio di Trump (di nove punti) su questo tema. Ma c’è anche altro: benché il 72% degli americani dica che l’economia «non va bene», più di metà non dà la colpa a Harris: il 60% afferma che la vicepresidente ha una influenza limitata sulle politiche economiche di Biden. Vance ha affermato che i media usano «falsi sondaggi» per demoralizzare i repubblicani.
I democratici guardano oltre. Harris ha assunto un team di avvocati in attesa che il risultato del voto possa essere contestato dal rivale: l’avvocato Marc Elias, un esperto su questioni elettorali, è alla guida. Lo speaker della Camera Hakeem Jeffries ha detto ieri che non è certo che la maggioranza repubblicana alla Camera certificherebbe i risultati nel caso di una vittoria di Kamala Harris.