la Repubblica, 18 agosto 2024
Lo scrittore Mark Haddon non riesce più a scrivere
Lo strano caso dello scrittore che non riusciva più a scrivere. Si possono riassumere così gli ultimi cinque annidi Mark Haddon, autore del bestseller mondiale Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, che in un articolo pubblicato dal Guardian rivela di avere perso la capacità di scrivere, e anche quella di leggere, a causa di una serie di malattie sofferte dal 2019 a oggi. Una condizione che il romanziere inglese di 62 anni, vincitore di numerosi premi letterari, sembra avere ora almeno in parte superato, come dimostra raccontando in prima persona le tribolazioni della propria salute. Ma gli è rimasta la terribile sensazione, in particolare per chi fa dello scrivere il proprio mestiere, di non essere più in grado di farlo. Il primo colpo è stato un triplo bypass alle coronarie, quando si è reso conto di avere le arterie quasi completamente otturate, per sua fortuna prima di subire un ictus o un infarto. Il secondo, quando sperava di essere uscito dalla convalescenza per l’intervento al cuore, è stata una scelta sbagliata di farmaci per non cadere in depressione, prescritti erroneamente dal suo psichiatra. Poi si è ammalato di Covid, durante la seconda ondata della pandemia che ha sconvolto il pianeta. Quindi si è accorto di appartenere alla sfortunata minoranza di persone sofferenti dal cosiddetto «lungo Covid», una esposizione ai sintomi del virus che per una ragione o per l’altra non se ne vanno più via. Morale della favola, come lo stesso Haddon potrebbe dire dall’alto della sua esperienza di scrittore per bambini, campo a cui si è dedicato per molto tempo e al quale in un primo momento sembrava fosse rivolto anche il suo bestseller, «mi sono accorto di non sapere più scrivere, di non essere capace di mettere in fila le parole per più di due o tre righe consecutive e, quel che è peggio, di avere perduto anche la concentrazione necessaria a leggere, dopo mezza pagina il mio cervello andava in fumo, non ricordavo più cosa avevo appena letto, tutto era avvolto nella nebbia». Una situazione drammatica per chiunque, un incubo per uno scrittore: svariati medici hanno provato ad analizzarne le cause, senza giungere a una soluzione sicura e una cura. Lo strano caso dello scrittore che non riesce a scrivere, come il Guardian ha opportunamente intitolato il suo pezzo, si sta risolvendo come succede a volte con i disturbi fisici: poco alla volta, le cose tornano a posto. «Ho ripreso a scrivere, l’articolo che state leggendo ne è la prova», confida Haddon. «Faccio tuttavia ancora molta fatica a leggere, che è come per un musicista non poter ascoltare musica». Ciononostante, a fine mese uscirà un suo nuovo libro, Dogs and monsters (Cani e mostri), il primo che pubblica dal 2019, ovvero da quando sono cominciati i suoi guai di salute. «Grazie al cielo tempo fa ho scritto un romanzo che continua a vendere e ho una moglie con un salario sicuro», confessa Haddon per spiegare come si è mantenuta la sua famiglia nei cinque anni di tribolazioni sanitarie. Tradotto in più di venti lingue e rimasto per lungo tempo in testa alle classifiche dei libri più venduti, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (il titolo è la citazione di una frase pronunciata da Sherlock Holmes in Barbaglio d’argento, un racconto del 1892 di Arthur Conan Doyle) vinse il premio Whitbread in Inghilterra e numerosi riconoscimenti internazionali, oltre ad avere avuto un adattamento teatrale di successo e venduto i diritti per una versione cinematografica (in Italia lo ha pubblicato Einaudi, tradotto da Paola Novarese). Narrato in prima persona dal protagonista, il libro racconta la storia di un ragazzo di 15 anni affetto dalla sindrome di Asperger, a causa della quale manifesta dei disturbi comportamentali, che però gli ha donato (come può realmente accadere) straordinarie capacità logiche e matematiche, in parte frutto del suo isolamento dalle emozioni e in parte della sua naturale predisposizione ai numeri. Se, una volta definitivamente ristabilitosi, Mark Haddon dedicherà un altro libro alla sindrome in cui è caduto negli ultimi cinque anni, il titolo potrebbe essere già pronto: lo strano caso dello scrittore che non riusciva più a scrivere.
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