Corriere della Sera, 17 agosto 2024
Clooney contro Tarantino. «Vai a quel paese, Quentin»
«Non mi importa di parlare male di lui, lui l’ha fatto con me». Questa frase – popolarissima nelle scuole elementari di tutto il mondo – ha fatto in poche ore il giro del pianeta. Questo perché a pronunciarla non è stato un qualche bambino arrabbiato, ma George Clooney: dopo una rincorsa di qualche mese, l’attore ha deciso infatti di rispondere così all’(ex?) amico Quentin Tarantino, che nel 2023, parlando di lui, l’aveva pubblicamente tolto dal firmamento delle stelle di Hollywood.
In una intervista a Gq fatta assieme a Brad Pitt per il loro nuovo film Wolfs – Lupi solitari (sarà presentato a Venezia), l’attore è tornato su quelle vecchie parole, evidentemente mai dimenticate. «Quentin ha detto delle me**ate su di me di recente, quindi sono un po’ irritato con lui». E ancora: «Ha fatto un’intervista in cui nominava le star del cinema... poi gli chiedono: “George?”. E lui: “Non è una star del cinema”. Quindi, ha letteralmente dichiarato più o meno questo: “Citami un suo film uscito negli anni 2000”... Ma quella è praticamente tutta la mia carriera... Quindi non mi dispiace parlare male di lui. Del tipo, va bene, amico, vaffan...».
Permaloso o semplicemente ferito, di certo questo non è un bell’epilogo per i due volti di Hollywood che pure erano stati fratelli nel film Dal tramonto all’alba, del 1996. E a poco è valso il tentativo di Clooney, poi, di smorzare i toni, dicendo: «Siamo fortunati a lavorare con grandi registi. Il regista e la sceneggiatura sono ciò che ti mantiene in vita». Le sue parole hanno fatto comunque il giro del mondo.
Si riferiscono, con ogni probabilità, a un’intervista che Tarantino – che pure lo aveva diretto in qualche episodio della serie tv Er — aveva fatto nel 2023 a Deadline, in cui aveva dichiarato: «È passato molto tempo dall’ultima volta che George Clooney ha attirato qualcuno al cinema... Quando è stato il suo ultimo successo?».
Fa quasi sorridere che, come capita nelle liti tra amichetti, ad assistere allo scambio ci fosse anche il terzo incomodo, cioè Brad Pitt. Grande amico di Clooney («Lo chiamo sempre quando sono nei momenti difficili») e apprezzatissimo da Tarantino, ha provato a spostare la conversazione sull’interpretazione del regista in Dal tramonto all’alba. «Era piuttosto bravo», ha detto. «Non era male» ha replicato il collega.
Il dato di fatto è che se Tarantino ha spodestato Clooney dall’Olimpo dei divi, ha contribuito a metterci Pitt con film e complimenti sperticati: «Non so come descriverlo, è come provare a descrivere una stella che brilla... Me ne sono accorto sul set di Bastardi senza gloria: quando lui era inquadrato non avevo la sensazione di guardare attraverso la telecamera, mi sembrava di vedere un film».
I due torneranno a collaborare ora, per la terza volta, dopo l’Oscar vinto da Pitt per C’era una volta a Hollywood, in Movie critic. Chissà se Clooney guarderà il film.