Corriere della Sera, 17 agosto 2024
L’ex di Ralf Schumacher non sapeva fosse gay
Berlino - Con la reputazione da «mina vagante» è quasi come se si nascesse: puoi sposare un amico d’infanzia, un bravo ragazzo come Ralf Schumacher, numero due di una famiglia di star delle auto da corsa, ma già dal giorno delle nozze ti rincorrono mille malignità. I tifosi dicevano che Cora Brinkmann, dal 2000 al 2015 Cora Schumacher, fosse una prostituta assoldata da Willi Weber, all’epoca manager dei fratelli Schumacher e con un passato nel mondo dell’intrattenimento a luci rosse, per far sembrare Ralf eterosessuale.
Le voci che lui sia omosessuale non smettono mai; lei dopo le nozze è sempre da sola e gliene chiede conto, e lui nega sempre; lei lo definisce, un’intervista dopo l’altra, «uno stallone», «un marito buono e generoso». Gli anni passano, nel 2015 la coppia si divide e a un giornalista che gli chiede se è perché lui è gay, Schumacher risponde: «Se io sono gay, il Danubio è un’isola». Eccetera.
E ora che dopo 24 anni dalle nozze e 9 dal divorzio il suo ex marito Ralf Schumacher ha fatto coming out, presentando finalmente il francese Étienne Bousquet-Cassagne (un passato in politica nell’ultradestra) come «il mio compagno con cui condivido tutto» e non più come «il mio assistente», Cora Brinkmann è furiosa. «Il signor Schumacher ha pensato solo a sé, quindi io devo tutelare la mia immagine»: inizia così la lunghissima intervista esclusiva pubblicata ieri dallo Spiegel, che ha raccolto le confessioni di Cora dalla sua villa – «una gabbia dorata» – vicino a Düsseldorf. Ralf Schumacher, sostiene la sua ex, non le aveva mai detto di essere omosessuale e ha fatto coming out senza prima nemmeno avvertirla con una telefonata. «Avrebbe dovuto farlo, soprattutto per mio figlio».
Il figlio David, pilota anche lui (categoria Gran Turismo), non sembra averla presa male: «Sono con te al 100 per 100», ha commentato sotto il post Instagram con l’annuncio del papà. «Io invece mi sento derubata dei miei anni migliori. Mi ha mai amato?».
Lo Spiegel contatta Schumacher, che non vuole essere intervistato: risponde però che non è possibile che Cora abbia appreso del legame tra lui e Étienne dai giornali, e poco dopo pubblica su Instagram una schermata di messaggi di ottobre in cui lei manda a Étienne le sue congratulazioni. «Penso che sia un peccato che Cora diffonda così tante bugie».
Ma con la furia di una «mina vagante» c’è poco da scherzare. Ospite a una trasmissione di economia, qualche tempo fa, Cora ha vuotato il sacco sulle (faraoniche) finanze dell’ex marito, ricevendo una diffida legale a parlarne ancora. E passi. Ma ora che Cora ha fatto sapere di sentirsi «esclusa» può accadere di tutto. Compreso ciò che i produttori di «Dschungelcamp», reality modello Isola dei famosi a cui Cora ha partecipato quest’anno, temevano più di ogni altra cosa: cioè che Cora oggi racconti pubblicamente qualcosa dello stato di salute dell’ex cognato Michael, segretissimo. Lo staff del reality le aveva fatto firmare in tutta fretta una clausola in cui si impegnava a non dirlo, e secondo il tabloid Bild sarebbe per questa ragione che Cora ha lasciato il reality dopo pochissimo. Oggi però l’intervista allo Spiegel lancia un messaggio chiaro: la «mina vagante» Cora ha voglia di parlare.