Corriere della Sera, 17 agosto 2024
Delmastro non va dai detenuti e fuma. Polemiche
Doppia polemica ferragostana per Andrea Delmastro. Il sottosegretario alla Giustizia mercoledì è andato nel carcere di Taranto e all’uscita ha specificato di aver incontrato solo gli agenti sottolineando di non essersi «inginocchiato alla Mecca dei detenuti» e che il governo mai approverà provvedimenti «svuota carceri».
Parole che sono state criticate, nel pieno dell’emergenza carceri e con 63 suicidi tra i detenuti da inizio anno. Su X il presidente degli avvocati penalisti Gian Domenico Caiazza lo bacchetta: «Il sottosegretario proprio non riesce a comprendere che i detenuti sono affidati alla responsabilità dello Stato. Se va in carcere e parla solo con la polizia penitenziaria, rivendicando con orgoglio di aver ignorato i detenuti, non solo appicca il fuoco di una contrapposizione esplosiva tra “buoni” e “cattivi”, ma dimostra di non avere la minima idea di quali siano il suo ruolo e le sue responsabilità». La replica: «Nella mia delega non c’è il detenuto, ma la polizia penitenziaria. I problemi delle carceri si risolvono anche con gli agenti: perché in passato si sfilava per incontrare solo i detenuti e non c’era mai nessuno che si stracciasse le vesti per le mancate visite agli agenti?». Il Pd, però, ne chiede le dimissioni: per la dem Debora Serracchiani «ancora una volta il sottosegretario dà prova di essere totalmente inadeguato».
I social, poi, hanno «colpito», rilanciando una foto dal suo profilo: Delmastro in visita al carcere di Brindisi che fuma una sigaretta accanto al cartello di divieto. Il sottosegretario l’ha cancellata, ma ormai era troppo tardi.