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 2024  agosto 15 Giovedì calendario

“Ci dicevano: usate i civili come scudi” Haaretz denuncia, l’Idf: indagini in corso

Gerusalemme – Civili di Gaza, anziani, adolescenti, ripetutamente usati da soldati israeliani per verificare che tunnel ed edifici da bonificare non siano minati o nascondano un’imboscata. A volte ammanettati e tenuti prigionieri dell’esercito per giorni, per essere usati a questo scopo. A rivelare la pratica, in una lunga inchiesta, è il quotidiano israeliano Haaretz,che descrive l’accaduto come casi non isolati, ma noti anche a livello delle alte gerarchie («almeno dal comandante di brigata» ha rivelato uno dei soldati). Mentre dal canto suo, l’esercito israeliano specifica che questo tipo di comportamento è contrario alle sue regole e che le accuse sono state trasmesse alle autorità competenti. «C’erano volte in cui personemolto anziane venivano costrette a entrare nelle case», ha raccontato uno dei soldati aHaaretz. «Circa cinque mesi fa, ci hanno portato due palestinesi, uno aveva 20 anni e l’altro 16», la testimonianza di un altro. «Ci hanno detto: “Usateli, sono di Gaza, usateli come scudi umani”». Talvolta, ai prigionieri è stata fatta indossare un’uniforme israeliana, per confondere eventualiguerriglieri asserragliati (imboscate e strutture minate sono una delle tecniche più utilizzate da Hamas per colpire le truppe israeliane). La pratica sarebbe così diffusa che esiste anche un nome designato per i palestinesi usati come scudi: “shawish”, una parola araba di origine turca che significa sergente. In un caso, a un uomo sono stati fatti indossare abiti bianchi, per usarlo come mediatore. Il civile è stato ucciso dai terroristi. L’inchiesta racconta anche come, in molti casi, i soldati a cui è stato dato l’ordine di usare i prigionieri, abbiano protestato o si siano rifiutati di eseguire. «Alcuni hanno sostenuto che non erano disposti a portare a termine operazioni se queste includevano un abitante di Gaza costretto a sacrificarsi», ha rivelato un soldato.«Naturalmente, c’erano anche altri favorevoli, Ma, almeno da noi, erano pochi, e perlopiù graduati che avevano timore di contrariare i loro superiori». Pratiche di questo tipo furono impiegate dall’esercito ai tempi della Seconda Intifada, ma furono dichiarate ufficialmente illegali e contrarie al diritto internazionale dalla stessa Corte Suprema israeliana nel 2005. E l’allora capo di Stato Maggiore, Dan Halutz, si assicurò che l’esercito applicasse rigorosamente la sentenza della corte. Secondo Haaretz, invece, oggi lo stesso capo di Stato Maggiore Herzi Halevi potrebbe essere a conoscenza di quanto avviene a Gaza. «Gli ordini e le direttive dell’Idf proibiscono l’impiego di civili di Gaza catturati sul campo per missioni militari che li mettono in pericolo», è la risposta di un portavoce dell’esercito israeliano alle richieste di chiarimenti di Repubblica. «I protocolli e gli ordini sono stati chiariti alle truppe sul campo. Le affermazioni contenute nell’articolo sono state inoltrate per essere esaminate dalle autorità competenti».