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 2024  agosto 15 Giovedì calendario

Avon travolta dalle cause va in bancarotta

«Chapter 11» ovvero bancarotta. L’azienda di cosmetici Avon products ha presentato lunedì scorso la procedura di insolvenza presso il tribunale fallimentare statunitense di Wilmington, nel Delaware. Secondo il documento di 66 pagine depositato da Philip J. Gund, consulente scelto per la ristrutturazione aziendale, la società ha 386 cause pendenti dovute a presunti effetti cancerogeni del talco legati alla sospetta presenza di amianto e non riuscirebbe a sostenere le spese richieste per azioni legali e risarcimenti. Dopo una prima ondata di indennizzi erogati nel 2010, nel 2022 Avon è stata soggetta al pagamento di 46 milioni di dollari tra danni e sanzioni. Un mese fa poi la compagnia ha ricevuto un altro verdetto di compensazione per 24,5 miliardi di dollari. Di fronte alle accuse, Avon si è sempre dichiarata innocente e ha negato che potesse esserci la minima traccia di amianto nei suoi prodotti a base di talco. Ora però, dopo aver sborsato circa 225 milioni di dollari per difendersi, non avrebbe liquidità né per assecondare le richieste dei querelanti né per far valere le proprie ragioni nelle aule di tribunale. Fondata nel 1886 Avon è entrata nell’immaginario collettivo per le vendite porta a porta. Nel 2020 è stata acquisita dalla società brasiliana di prodotti di bellezza Natura, che – come si legge nell’istanza depositata da Gund – si sarebbe offerta di sostenere la crisi della controllata con un finanziamento da 43 milioni di dollari. Il timore però è che altre azioni legali possano essere intraprese mettendo in ginocchio quel che resta di Avon, una possibilità da cui la dichiarazione di bancarotta metterebbe ai ripari. L’azienda di cosmetici è l’ultima di una serie di società coinvolte nei ricorsi contro gli effetti del talco ad aver dichiarato il «Chapter 11», una procedura di insolvenza a cui le aziende negli Stati Uniti possono appellarsi per riorganizzarsi e tutelarsi da ulteriori cause. In settimana la casa farmaceutica Johnson & Johnson ha raggiunto un accordo per 6,5 miliardi di dollari per rimborsare le vittime coinvolte nelle circa 61 mila cause civili presentate contro l’azienda.