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 2024  agosto 14 Mercoledì calendario

La battaglia dell’assegno Ilary chiede l’aumento Totti vuole tagliarglielo


ROMA Nemmeno l’estate ha segnato una tregua nella battaglia giudiziaria tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Anzi, il clima si è fatto ancora più rovente tra gli ormai ex coniugi. L’ennesima stoccata in questo duello all’ultimo colpo l’ha sferrata la conduttrice tv chiedendo al giudice del Tribunale di Roma, a cui è assegnato il fascicolo sulla loro separazione, di revisionare al rialzo l’assegno da 12.500 euro che lo storico capitano giallorosso le versa per il mantenimento dei tre figli e per la gestione della casa. Ilary invece vorrebbe tra i 18 e i 20 mila euro al mese. Nell’istanza depositata a luglio, tramite il suo legale Alessandro Simeone, ha motivato questa richiesta sostenendo che non percepisce più gli stessi redditi di prima (non avendo presentato l’ultima edizione dell’Isola dei famosi) e che le spese per la villa all’Eur (di proprietà di Totti), tra bollette e personale domestico, sono più elevate del previsto.
Il “pupone”, per tutta risposta, attraverso il suo legale Antonio Conte, ha presentato al giudice Simona Rossi una contro-istanza nella quale sottolinea che le entrate della ex moglie non sono diminuite, visto che ha appena finito di condurre la trasmissione canora estiva “Battiti” in onda su Canale 5, un cachet a cui si somma quello del docu-film “Unica” trasmesso su Netflix – stimato intorno ai 700mila euro – e gli incassi derivanti dalla vendita del libro autobiografico “Che stupida! La mia verità”, uscito a gennaio edito da Mondadori.
IL LAVORO DI CRISTIAN
Ma c’è di più. Totti non solo non vuole versare più della somma già stabilita dal Tribunale ad aprile 2023 – che poi è la metà di quanto inizialmente aveva chiesto Ilary nell’atto di citazione con il quale si era aperta la causa per la separazione giudiziale – ma nella sua memoria di replica all’istanza della ex ha sottolineato che l’assegno di mantenimento andrebbe modificato al ribasso, visto che il figlio primogenito, Cristian, ora è «indipendente, autonomo e non vive più nella casa coniugale». Dal primo agosto, infatti, il ragazzo ha firmato un contratto per giocare con l’Olbia calcio, squadra che da quest’anno milita nel campionato di serie D ed è allenata da Marco Amelia, ex portiere cresciuto nella Roma e campione del mondo insieme a Totti nel 2006. Quindi, a 18 anni, percepirà quasi un vero stipendio; nel senso che anche se viene qualificato come rimborso spese, è più di quanto prende un docente. Senza contare che a fine mese traslocherà dalla villa dell’Eur per trasferirsi in Sardegna. Venendo meno l’esigenza di mantenere uno dei tre figli, sui quali era tarato l’assegno mensile, per l’ex capitano della Roma va abbassato e portato probabilmente sotto i 10mila euro. Soldi che servono alla conduttrice per pagare, a questo punto, solo il vitto e l’abbigliamento per Chanel e Isabel, visto che il 75% delle spese scolastiche e il 50% delle spese straordinarie (viaggi, sport, cure mediche) sono già a carico del padre.
LA DECISIONE
Il giudice Simona Rossi dovrà quindi decidere se ci sono le condizioni per modificare l’entità dei cosiddetti “alimenti” e, in tal caso, se assecondare i desiderata della Blasi o di Totti. È probabile che entro un mese scioglierà la riserva su questo punto, anche perché a fine settembre entra nel vivo l’istruttoria della causa di separazione, in cui verranno sentiti dal magistrato i testimoni citati da entrambe le parti. L’obiettivo è stabilire chi dei due abbia tradito prima, in modo che il giudice possa riconoscergli eventualmente l’addebito della fine del matrimonio. Non è solo una questione di principio, ma anche economica. Chi perde, infatti, non può avere più pretese ereditarie e può citare l’ex coniuge di nuovo in giudizio per vedersi risarcire il danno di immagine, in una coppia che ha sempre vissuto sotto i riflettori.