la Repubblica, 14 agosto 2024
Lo spettacolo mediocre del duo Elon&Donald delude i Repubblicani
NEW YORK – “Fottuti codardi”: la reazione di Steven Cheung, portavoce del candidato repubblicano alla Casa Bianca ed ex presidente Donald Trump, contro i democratici di Kamala Harris, non passerà alla storia del fair play, ma indica l’umore della campagna Usa 2024.
L’intervista che Trump aveva organizzato, lunedì, con Elon Musk, patron di X e Tesla, doveva rilanciarlo dopo la carica di Harris, in testa in tre stati chiave, Michigan, Wisconsin, Pennsylvania. Il risultato è invece mediocre, la piattaforma social, ex Twitter, va in crash, Musk accusa non verificati “hacker” mentre Trump, rauco e poco chiaro nell’audio, cerca invano il colpo del KO.
Trump ha dichiarato che l’innalzamento dei mari, per l’effetto serra, «regala spiagge con vista oceano», che per anni non ci sono pericoli per l’ambiente, che se vince Harris potrebbe chiedere asilo politico al regime del Venezuela e che Musk fa bene a licenziare gli operai, se scioperano o aderiscono al sindacato. Non il tono giusto per ripartire nei sondaggi e infatti la chiacchierata online Elon-Trump scatena l’inferno virale. TruthSocial, piattaforma varata da Trump quando venne messo al bando da Twitter, nel 2021 per disinformazione sull’assalto al Campidoglio, perde di botto il 5% a Wall Street, valore 5 miliardi di dollari, 57% di azioni in mano all’ex presidente, perché gli investitori si fanno scettici: Donald torna a X, Truth social a chi serve ormai?
Peggiore il risveglio, ieri, con il formidabile sindacato United Auto Workers, 400.000 iscritti in servizio e 580.000 in pensione, a denunciare in tribunale Trump e Musk “per violazione delle leggi federali di protezione per i lavoratori e intimazione contro i loro diritti civili e sociali”. Alla Convenzione di Milwaukee, in luglio, i repubblicani avevano invitato il presidente del sindacato Teamsters, Sean O’Brien, nel tentativo di riavvicinare gli elettori delle Unions, ma la chiacchierata tra gli amiconi, ex rivali, Trump-Musk incenerisce le speranze, entrando negli annali della politica social per la contraddizione bla bla virale e realtà. Da veri influencer Elon e Donald non avevano preparato uno script, una scaletta, andando a braccio e, tra i singhiozzi tecnici, i loro ego ipertrofici li hanno traditi con eccessi, vanterie, luoghi comuni.
Se il dibattito Trump-Biden del 27 giugno fu catastrofe per l’anziano presidente, costretto al ritiro, la chat al testosterone Trump-Musk non ha, almeno finora, ravvivato i repubblicani e il turpiloquio di Cheung ne tradisce la frustrazione, con i manager social media di Harris a pungere ironici “Che volete dire? Non si capisce mica”. Musk sottovaluta l’animosità che l’uso padronale di X ha montato. Prima del dibattito, il commissario europeo Thierry Breton lo aveva ammonito «X è diffuso in Europa, Musk è tenuto a controllare la disinformazione, a norma del Digital Service Act UE», al volo rimbrottato, in modo brusco, dalla manager X Linda Yaccarino che lo accusa di “interferenze nella politica Usa” e “paternalismo” contro i cittadini europei. Passo falso: Bruce Daisley, ex capo Twitter in Gran Bretagna, firma sul quotidiano The Guardian un feroce editoriale,concludendo che, del tutto inefficaci i boicottaggi, «quando violano le vigenti leggi britanniche sulla comunicazione Musk e il suo staff devono essere rinviati a giudizio per comportamento criminale, con mandato di cattura annesso», mentre Katrina vanden Heuvel, direttrice della storica rivista americana di sinistra The Nation, esorta Harris alla campagna antitrust contro Google, Meta, Amazon, Apple, rispolverando le politiche anti monopoli, ferrovie, Standard Oil, telefonia AT&T. Il premier irlandese Simon Harris marca la nuova stagione dichiarando autorevole «per le piattaforme over the top l’era dello strapotere è finita».
Donald Trump vive da recluso, il Secret Service è ossessionato per la sicurezza dopo l’attentato di Butler, Elon Musk sempre circondato da yesmen in azienda: entrambi si dicono certi che il dibattito sia stato un trionfo, e l’ex presidente offre al capo di Tesla, che accetta volentieri, un ruolo alla Casa Bianca, spending review su tasse e spesa pubblica, da Carlo Cottarelli Usa. Promessa una poltrona di governo anche a Nick Faldo, ex golfista, marito di una ballerina topless trumpiana Doc show business nelle istituzioni. Ma non crediate che la kermesse implichi un arretramento sul fronte Politica Online, tutt’altro: per la prima volta nella storia, la Convenzione Democratica che si apre a Chicago il 19 agosto, tre presidenti al podio, Clinton, Obama e Biden, prima del discorso di Harris, andrà in streaming Tik-Tok, Instagram, Youtube. L’analisi dati conferma che davanti la tv ci saranno gli over 55, nei sondaggi sono gli under 30 a portare avanti i Dem, +9%, e allora i “fottuti codardi” se ne vanno a caccia di suffragi sui cellulari.