la Repubblica, 13 agosto 2024
L’estate infernale in treno e passeggeri si sfogano sul personale
Da ieri la “metropolitana d’Italia” è più lenta. Per i lavori programmati e annunciati, da Milano a Roma i tempi si allungano di 80 o 120 minuti a seconda delle tratte. Ma l’estate rovente sui binari d’Italia ha le radici in settimane di manutenzioni sui treni, cancellazioni per incendi vicino alle rotaie, cantieri su cantieri. Il treno resta così un desiderio, i viaggiatori salgono e scendono per cambiare vetture o per finire il viaggio su pullman sostitutivi. In 84 casi, come calcola il Codacons, dal primo all’ 11 agosto ci sono stati rallentamenti, sospensioni o cancellazioni sull’Alta Velocità e sulla convenzionale. Tra il 16 e il 25 luglio sono stati 74. Sono 122,7 milioni i passeggeri di questa estate a fronte dei 113,4 dello scorso anno e che si scontrano con disservizi e eventi naturali che rendono il viaggio un calvario. «Un danno d’immagine all’Italia di fronte al mondo – dicono dal Codacons – perché molti sono turisti diretti verso le città d’arte».
Da Milano a Palermo gli interventi sono continui, la rete è un colabrodo, non sempre i ritardi dipendono da Rfi ma l’alta velocità resta il fiore all’occhiello. Anche se da ieri una manutenzione ordinaria già annunciata a inizio anno la interrompe in piena estate da Milano a Bologna fino al 18 agosto e sulla Direttissima da Firenze a Roma fino al 23, tra Chiusi e Orvieto. «I passeggeri hanno avuto tempo di decidere. I cantieri estivi ci sono sempre stati, una notte vale quattro giorni di lavoro in periodi normali – precisano da Rete Ferroviaria italiana –. Per quel che riguarda guasti e incendi, non possiamo certo prevederli. I cantieri ci sono anche per ridurre notevolmente proprio i danni alla rete». L’Unione nazionale consumatori intanto ha visto lievitare i reclami da 56 a 267. Mentre le richieste di rimborso a Trenitalia, tra gennaio e giugno, sono diminuite del 5% rispetto al 2023.
Antonio, impiegato statale che per amore e lavoro viaggia da Roma a Lecce, racconta la vita a bordo del Frecciargento 8315: «L’aria condizionata c’è solo per i primi 15 minuti, poi la vettura diventa un forno. Allora ci si ritrova ammassati nella carrozza ristorazione perché lì funziona. I ritardi, anche di due ore, ci sono spesso». Il prezzo più alto di una rete insufficiente lo paga il sud dove l’età media di un treno è di 18 anni e un mese, secondo il rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente, lontana dai 14,6 anni del nord. Quattro città in Sicilia (Trapani, Ragusa, Caltanissetta e Enna) hanno le stazioni chiuse fino al 2025 per lavori che vanno avanti da un decennio e il collegamento con Agrigento, capitale della cultura, è interrotto per interventi del Pnrr. Mentre a luglio tra Napoli e Roma due incendi sull’Alta Velocità hanno provocato ritardi per 180 minuti: tra le due città c’è funzionantesolo la vecchia linea via Cassino. «La verità – dice Eugenio Stanziale, segretario generale di Filt Cgil – è che agosto ormai è un mese in cui c’è tanto movimento. I treni sono aumentati, c’è bisogno di una rete più ampia e lavori programmati».
Sta di fatto che in Puglia tra roghi, guasti e allarmi bomba, già a marzoci sono stati ritardi fino a 400 minuti. La maglia nera va comunque al mese di luglio. Solo per fare un esempio, sul treno diretto a Roma da Lecce i viaggiatori sono scesi per un guasto e da quel momento hanno cambiato altri due treni. Da Rfi però assicurano che «c’è un 16% di treni con un ritardo superiore ai 10 minuti,l’84% è tra lo 0 e i 10 minuti». A Uiltrasporti risulta invece il 73% fuori orario e il segretario generale, Marco Verzari, lancia l’allarme aggressioni: «I viaggiatori esasperati si sfogano con il personale. Il fenomeno è in crescita». Mentre i viaggiatori in questo agosto guardano i tabelloni sperando nella puntualità, al nord il nodo di Firenze resta il grande cruccio per la viabilità. A Milano, invece, lo scorso 10 giugno sono stati cancellati 200 treni per un guasto alla rete e da Torino arrivare a Parigi è una chimera: la ferrovia resterà chiusa sul Frejus fino a marzo 2025 per una frana a La Praz dell’anno scorso. Ma questa non è un’inefficienza italiana. Lo sarà invece il collegamento interrotto tra Torino e Genova dal 17 al 30 agosto per un’altra manutenzione straordinaria. Per arrivare a Genova ci vorranno due ore in più. Scendendo lo stivale, la virtuosa Bologna, che ha la linea sotterranea, ha vissuto un luglio da dimenticare tra guasti, incendi e un deragliamento. Un cantiere su Bologna-Prato resterà aperto fino all’8 settembre. L’estate è caldissima anche sui binari di Liguria e Veneto tra cantiere sul nodo ferroviario di Genova e i lavori per la Tav tra Verona, Porta Nuova e Vicenza. Andrea Belotti sui treni ci ha passato, da macchinista, 41 anni della sua vita: «Sono stato sugli Eurostar, sugli Intercity e sulle Frecce. Non ci sono grossi interventi per nuove linee o per completare quelle esistenti, l’alta velocità andrebbe raddoppiata verso sud. E non si può sentire che c’è un binario unico tra Caserta e Foggia o che l’aria condizionata non funziona. Lo dico da uomo delle Ferrovie, è imbarazzante».