la Repubblica, 13 agosto 2024
Atene brucia
Bruciano case, auto, alberi. Undici città evacuate, residenti e turisti costretti a lasciare le loro abitazioni circondati dalle fiamme, villaggi deserti dove si respira solo fumo e cenere. E il Il cielo di Atene si tinge di rosso.
I roghi, ancora una volta, devastano la Grecia e nell’Attica – a nord della capitale – la situazione è di massima emergenza. I vasti incendi scoppiati tra la “storica” cittadina di Maratona (a 42 chilometri da Atene) e Varnavas stanno minacciando tutte le zone circostanti, con migliaia di cittadini sono stati evacuati. Il ministero greco per la Crisi climatica ha pubblicato la mappa di previsione del rischio di incendi, mettendo in stato di allerta rossa diverse zone del Paese, tra cui, oltre all’Attica, Beozia e l’isola di Eubea nella Grecia Centrale, mentre nel Peloponneso sono coinvolte la regione dell’Argolide, di Corinto e della Laconia. A rendere la situazione più complicata è il forte vento che alimenta le fiamme ed estende i roghi rapidamente. E ora l’allerta è per Atene.
Nella notte tra domenica e lunedì i residenti di Maratona sono stati avvertiti con un sms dalle autorità locali: un messaggio sul cellulare che esortava tutti gli abitanti a uscire immediatamente dalle proprie case e lasciare la città. «Incendio boschivo vicino a voi. Seguite le istruzioni delle autorità», il messaggio inviato dalla Protezione civile. Poche parole con poi le indicazioni sui percorsi protetti da seguire e le strade da prendere per le evacuazioni. «Stiamo affrontando una catastrofe biblica”, ha detto il sindaco di Maratona, Stergios Tsirkas.
Oltre 560 vigili del fuoco (provenienti anche dalla Macedonia orientale, dal Peloponneso e dalla Grecia centrale), con 152 mezzi e 29 aerei sono al lavoro per tentare di domare i roghi che, in alcuni casi, hanno raggiunto i 25 metridi altezza.
L’Unione europea ha inviato aiuti alla Grecia: due Canadair dall’Italia, un elicottero dalla Francia e due squadre antincendio di terra dalla Repubblica Ceca e dalla Romania. «Seguiamo costantemente gli sviluppi e siamo pronti a fornire ulteriore assistenza», ha assicurato il portavoce della Commissione Ue, Balazs Ujvari. Il primo ministrogreco, Kyriakos Mitsotakis, in vacanza a Creta, è rientrato ad Atene per monitorare la situazione. Un’emergenza che il premier ha già dovuto affrontare nel 2018, quando 104 persone nella cittadina costiera di Mati, sempre vicino ad Atene, morirono nel vasto incendio divampato nella stagione estiva.
Oltre a Maratona e Varnavas, sono coinvolte dagli incendi le località balneari di Nea Makri e il monte Pentel, a circa 15 chilometri dalla capitale. Altri roghi hanno colpito Megara, nell’Attica occidentale. Simos Roussos, sindaco di Chalandri, uno dei più grandi sobborghi di Atene con più di 70 mila abitanti, ha chiesto ai residenti dei quartieri vicini all’incendio di lasciare le loro case. «L’incendio è molto vicino«, ha detto il primo cittadino all’emittente pubblica Ert.
«Tutte le forze di protezione civile hanno combattuto una battaglia tutta la notte e, nonostante sforzi sovrumani, l ’incendio continua a diffondersi», ha spiegato Vassilis Vathrakogiannis, portavoce dei vigili del fuoco. «Purtroppo – ha proseguito – l’intensità dei venti sarà ancora notevole nelle prossime ore ed è assolutamente necessario che i cittadini della zona circostante seguano le istruzioni fornite dalle autorità».
Il governo ha aperto lo stadio olimpico Oaka nel nord di Atene per accogliere le migliaia di sfollati, alcuni ospedali sono stati chiusi, i traghetti che collegano Creta e le Cicladi sono stati dirottati, provocando numerosi disagi a turisti e residenti. A causa delle elevate temperature che si registrano nella stagione estiva, la Grecia è eccezionalmente vulnerabile agli incendi, soprattutto dopo un inverno molto secco. I mesi di giugno e luglio di quest’anno sono stati i più caldi dal 1960.
Ma se la Grecia è il caso più eclatante, il problema s estende ormai drammaticamente su scala globale. Secondo il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, l’aumento delle temperature sta portando a una stagione degli incendi più lunga e a un aumento dell’area bruciata dalle fiamme in tutto il mondo.