Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  agosto 12 Lunedì calendario

Uccisa da un colpo di fucile arrestato il compagno


FIRENZE – Un colpo partito per sbaglio mentre il compagno maneggiava il fucile, la prima ipotesi. Ma quando polizia e procura hanno iniziato a scavare nel passato della coppia, sono saltate fuori violenze e soprusi. Al punto da ipotizzare un femminicidio.
Potrebbero essere a un punto di svolta le indagini sulla morte di Yuleisi Ana Manyoma Casanova, la cittadina colombiana di 33 anni uccisa con un colpo di fucile due giorni fa in un appartamentoa Siena. Il compagno, 26 anni, anche lui colombiano, è finito sotto inchiesta per omicidio volontario, sulla scia di alcune testimonianze (e di altri elementi emersi durante le perquisizioni) che hanno fatto emergere presunti maltrattamenti. È stato arrestato per il possesso illegale dell’arma, un fucile calibro 16 caricato a pallini: su di lui, oltre a quella di omicidio, pendono anche le accuse di detenzione illecita di munizioni e di maltrattamenti in famiglia.
Secondo la ricostruzione, al momento dello sparo in casa c’erano altre tre persone, ma la donna si trovava da sola in camera proprio con il compagno. Fatale un colpo esploso da distanza ravvicinata, che l’ha centrata alla testa. Sul posto, appena raccolto l’allarme, la squadra mobile di Siena, la scientifica per i rilievi e il pm Niccolò Ludovici.
Alcune persone si sono riversate in strada per assistere alle operazioni e chiedere notizie della donna, molto conosciuta in città per aver lavorato come cuoca in diversi ristoranti del centro storico (l’ultimo in piazza del Campo). Inizialmente, sulla base della testimonianza del compagnoe delle altre persone che si trovavano nell’appartamento, le indagini si sono orientate sull’ipotesi incidente, ma col passare delle ore sono emerse lacune e incongruenze, e gli interrogativi hanno iniziato a moltiplicarsi. Poi la perquisizione e l’arresto.
La procura, in una nota, spiega anche che le indagini «sono dirette, in particolare, a chiarire la dinamica dello sparo», e che «una serie di elementi in fase di ulteriore verifica» hanno portato «a iscrivere il procedimento per l’ipotesi di reato di omicidio doloso aggravato dalla relazione affettiva e dal rapporto di convivenza». Sui social, intanto, in tanti hanno voluto lasciare un pensiero commosso a Yueleisi. Tra gli amici, però, c’è anche chi esprime vicinanza al compagno, che continua a respingere tutte le accuse che hanno portato al suo arresto: «Riposa in pace e dai tanta forza alla tua famiglia e tuo marito – scrive Juan Carlos, in spagnolo, sulla pagina Facebook della donna – perché si sa che è stato un incidente e non un omicidio».