Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  agosto 11 Domenica calendario

La strage delle over 65 uccise dai mariti dopo una vita insieme

Assassini a 70-80 anni, carnefici delle donne con cui hanno trascorso un’intera vita. «E il più delle volte, davanti a noi, stanno in silenzio, non collaborano, non si pentono, non mostrano alcuna pietà», dice un inquirente che di uomini anziani che hanno ucciso le loro mogli se n’è trovato davanti più d’uno negli ultimi mesi.
Ben sei su trentuno, una donna su cinque delle vittime di femminicidi del 2024, sono settantenni, tutte uccise dai mariti dopo matrimoni lunghi quaranta o cinquant’anni. In cui, si scopre solo quando è ormai troppo tardi, hanno sempre sopportato in silenzio la prevaricazione dell’uomo padre-padrone senza mai pensare a denunciare o a chiedere aiuto ai figli, ai familiari, alle amiche.
In un anno in cui i reati di violenza di genere, compresi gli omicidi di donne in ambito familiare e affettivo, stanno facendo segnare un calo del 25%, i femminicidi con vittime e assassini ultrasettantenni fanno scattare un campanello d’allarme. «Serve un’aggravante ad hoc per il femminicidio perché costringerebbe tutto il contesto intorno alla donna a rendersi conto meglio delle cause», dice il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto.
La scena del delitto
Una delle vittime di femminicidio uccisa in casa dal marito e portata via dalle forze dell’ordine