Corriere della Sera, 9 agosto 2024
Coca Cola, un prestito per pagare le tasse
La Coca Cola ieri ha annunciato l’emissione di due obbligazioni da 500 milioni di euro ciascuna, dopo i tre bond per complessivi 3 miliardi di dollari lanciati mercoledì. Il nuovo debito potrebbe contribuire a finanziare il pagamento della maxi multa legata alla lite che da dieci anni il gruppo di Atlanta combatte contro le autorità fiscali americane (Irs), un contenzioso per il quale quest’anno Coca Cola ha già raccolto sul mercato 7 miliardi di dollari, incluso l’ultima operazione in euro. L’Irs chiede a Coca Cola di pagare tasse arretrate salite (con gli interessi) fino a 16 miliardi di dollari, secondo i calcoli del Financial Times. L’ammontare dovuto, spiega il Ft, è aumentato di oltre un miliardo di dollari all’anno da quando un giudice statunitense ha scoperto che l’azienda nascondeva «livelli astronomici» di profitti in giurisdizioni a bassa tassazione per proteggerli dall’Irs. Il quotidiano britannico ieri ha rivelato che il gruppo non ha fatto accantonamenti in bilancio, nemmeno per coprire un pagamento iniziale di 6 miliardi di dollari che dovrà effettuare nelle prossime settimane. Ma Coca Cola, confortata dal parere dei legali e del suo consulente fiscale e auditor Ey, ha fiducia di recuperare la somma, vincendo il ricorso che intende presentare contro il Fisco Usa dopo l’estate. La sua tesi: l’Irs sbaglia a sostenere che tutto il valore dei suoi marchi risieda nella società madre di Atlanta.