la Repubblica, 10 agosto 2024
La strage dei ragazzi in monopattino “Troppe violazioni e nessuno controlla”
ROMA – Giulia Grigore si è spenta la notte scorsa al Cto di Torino, a soli 18 anni. Era stata investita da un’auto meno di 24 ore prima vicino casa sua a San Giusto Canavese. Neanche il tempo di piangere Eleonora Paveri, appena maggiorenne anche lei, trovata senza vita alla periferia di Pavia tre giorni fa e di incrociare le dita per la sua amica in gravissime condizioni. E ieri è toccato a Giorgio Di Riso, 28 anni, investito e ucciso alle 3 del mattino a Nichelino, ancora nel Torinese da una macchina che non lo aveva neanche visto.
Accanto ai corpi esanimi dei ragazzi sempre un monopattino elettrico, uno dei mezzi della nuova mobilità urbana molto usati dai giovanissimi che miete sempre più vittime: già sette in questa prima metà dell’anno, insieme ad un numero di feriti che si aggira sui 3.500, molti dei quali gravissimi. L’ultimo ancora ieri a Bari un uomo di 43 anni ricoverato in codice rosso dopo essere stato travolto da un’auto.
Un trend in crescita impressionante quello degli incidenti stradali in cui sono coinvolti monopattini. Tantissime vittime tra chi li utilizza, per lo più giovani che li prendono in affitto nelle città con i servizi sharing, ma anche tra i pedoni sempre più spesso travolti dai mezzi che sfrecciano a velocità sui marciapiedi o nelle isole pedonali. Una guida ancora poco normata anche se il nuovo codice della strada, che dovrebbe entrare in vigore a settembre, assicura il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, se il Senato rispetterà i tempi per la sua approvazione, prevede una stretta consistente: casco, targa e assicurazione obbligatoria per tutti, misure che dovrebbero mettere un freno all’uso da liberi tutti eprovocare anche un aumento delle tariffe dello sharing che potrebbe limitare l’utilizzo selvaggio e poco responsabile soprattutto da parte dei minorenni.
La curva dei morti e degli incidenti con feriti degli ultimi cinque anni si è impennata in modo impressionante: solo una vittima e 564 feriti nel 2020 che nel 2023 sono aumentati fino a raggiungere il record di 21 mortie 3.365 feriti.
Ruote piccolissime non in grado di gestire la velocità e l’impatto con sedi stradali molto spesso sconnesse e utenti senza alcuna protezione che molto spesso vanno in due (cosa già assolutamente proibita dalle leggi in vigore) ed ecco che l’incidente, soprattutto nelle ore notturne e su strade percorse da auto e moto ad alta velocità, è dietro l’angolo.
Tutte tragedie annunciate, troppe violazioni, attacca il Codacons che preannuncia un accesso agli atti nelle principali città italiane per verificare quante sanzioni siano state fatte dalle polizie municipali. «Ci dispiace dirlo, ma è sotto gli occhi di tutti – dice il presidente Carlo Rienzi – in attesa che entrino in vigore le nuove norme del codice della strada nessuno fa rispettare quelle che ci sono già. Ogni giorno vediamo sfrecciare monopattini con due persone a bordo, è proibito e la multa prevista è di 200 euro. Non ho mai visto agenti di polizia municipale fermare monopattini che violano continuamente le regole previste. E che oltre ad essere un pericolo per chi li usa, purtroppo lo sono anche per tanti pedoni che vengono falciati come birilli dai mezzi che sfrecciano a velocità anche nelle aree pedonali».
Dal Codacons arriva anche un’iniziativa e una proposta: al via una campagna in tutta Italia per fotografare i monopattini che circolano con due passeggeri a bordo e denunciare la polizia locale che non li ferma. E, dall’altra parte, la richiesta di installare su tutti i monopattini, sia quelli in sharing che quelli privati, un dispositivo che li blocchi automaticamente quando il peso riveli che a bordo sono salite due persone.