20 marzo 2023
Oggi 417 - settimana 14-20 marzo 2023
Putin
Prima di tutto bisognerebbe capire che cos’è il tribunale dell’Aia.
Stiamo parlando del mandato di arresto internazionale per Putin.
Già. Ma può un gruppo di signori sconosciuti che siede in un’importante città olandese spiccare un ordine di cattura nei confronti del presidente russo?
Sì, può. La “Corte penale internazionale” è nata nel 1996 sulla scia dei tribunali militari che processarono i nazisti, il più celebre dei quali è quello di Norimberga. I cosiddetti “crimini di guerra” sono stati codificati dall’Onu: genocidi, crimini contro l’umanità, crimini di aggressione. Dizioni forse troppo generiche, ma sarebbe stato difficile scegliere altrimenti. Riconoscono il tribunale 123 paesi e tra questi non ci sono né la Russia né la Cina né gli Stati Uniti. Il caso più famoso è quello dell’ex presidente della Jugoslavia e della Serbia Slobodan Milosevic, che il tribunale dell’Aia mandò in prigione dove poi morì nel 2006.
Significa che se Putin, per dire, venisse a Roma, la questura potrebbe arrestarlo?
Certo.
Perché la condanna arriva adesso, se l’aggressione all’Ucraina risale al 24 febbraio?
Putin non è stato incriminato per l’aggressione, ma per aver trasferito illegalmente – cioè, di fatto, rapendoli – dei bambini dall’Ucraina alla Russia. Sedicimila bambini, secondo quanto sembra accertato, ma, secondo gli ucraini, molti di più.
Come mai i russi si sarebbero messi a rapir bambini in Ucraina?
Ci sono varie ipotesi, ma quella che mi pare più plausibile riguarda il pauroso calo demografico russo. Già adesso la Russia, paese immenso, è praticamente spopolato, se si pensa che lo abitano meno di 150 milioni di persone (meno della metà degli americani, che vivono in un Paese assai più piccolo). La vita media russa è di dieci anni più corta della vita media europea, e si fanno pochissimi figli, al punto che qualche stima calcola che i russi, entro il 2050, saranno meno di cento milioni. L’Ucraina, già prima della guerra, aveva lo stesso problema, reso ancora più grave adesso dalle fughe all’estero provocate dal conflitto. I problemi demografici costringono i politici a scelte complicate. Macron sta imponendo ai francesi l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni (e su questo potrebbe cadere il governo) proprio perché prevede che tra poco, in Francia, ci saranno troppi vecchi e troppi pochi giovani per mantenerli.
Conseguenze per Putin dell’incriminazione olandese?
Anche se il presidente cinese Xi è a Mosca proprio nel momento in cui scriviamo, e dunque apparentemente nulla è cambiato, e anche se, almeno a breve, mettergli le manette è naturalmente impossibile, le conseguenze ci sono e non da poco. Un presidente della Repubblica incriminato, e che deve evitare di viaggiare all’estero, è in qualche modo azzoppato, non solo di fronte al mondo, anche di fronte ai suoi. Non si badi alle furibonde reazioni di Medvedev e degli altri, che hanno definito “carta igienica” il pronunciamento dell’Aia. Putin, subito dopo l’incriminazione, s’è fatto spavaldamente fotografare a Mariupol in mezzo a un gruppo di bambini. Risposta che testimonia proprio il contrario di quello che vuol farci credere: il mandato di cattura internazionale, che lo abbassa a criminale comune, lo ha macchiato e ferito.
Trump
Un altro che potrebbe essere già finito in galera nel momento in cui i lettori avranno in mano questo numero di “Oggi” (noi scriviamo di lunedì, e la faccenda è in corso) è l’ex presidente americano Donald Trump. Lui ha gridato al complotto già sabato 18 marzo: «Martedì prossimo mi arresteranno! Mobilitatevi!». Al momento non sembra che si sia mobilitato nessuno, ma le intenzioni di Trump sono chiare: trasformarsi in un martire, far passare la vicenda processuale che lo riguarda in una persecuzione politica, e in questo modo rafforzarsi per la corsa alla Casa Bianca dell’anno prossimo: s’è scoperto infatti che, per assurdo, il sistema americano, dove è vietato candidarsi se si è condannati, non ti vieta di diventare presidente degli Stati Uniti se sei in prigione. Il caso che sta mettendo nei guai The Donald riguarda l’uso improprio di fondi destinati alla campagna elettorale e che sarebbero stati invece adoperati per comprare il silenzio di una prostituta con cui il grand’uomo se la sarebbe spassata (lui nega tutto).
Banche
La tempesta sulle banche non è finita, e le Borse continuano ad andare su e giù. Il capitolo che riguarda il crollo di Credit Suisse si sta risolvendo con un intervento della concorrente Ubs: aiutata con nove miliardi dal governo svizzero – che ha anche messo a disposizione liquidità per cento miliardi -, Ubs comprerà per tre miliardi Credit Suisse, e la partita sarà chiusa (ai mercati però il giochino non è piaciuto: le due banche, mentre scriviamo, stanno crollando in Borsa). In America invece salgono le proteste delle piccole banche locali: mentre il governo rimborserà per intero i correntisti della Silicon Valley Bank, lascerà che vadano serenamente a remengo quelli delle piccole banche locali, destinate a saltar per aria in conseguenza della catena di fallimenti innescata da Svb. Salvare tutti significherebbe tirar fuori 19 mila miliardi di dollari. Impossibile.
Nonostante il rialzo dei tassi sia tra le cause della crisi bancaria, la Bce ha alzato il tasso di sconto di un altro mezzo punto portandolo al 3,5%.
Numeri
5 gli euro del biglietto per entrare al Pantheon (fino a ieri gratuito)
Famosi
Sharon Stone ha perso metà dei suoi soldi nel crac Svb • Elisabetta Canalis divorzia da Brian Perri, Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì si sono lasciati un’altra volta • Laura Pausini sposerà il compagno Paolo Carta (stanno insieme da 18 ani, hanno una bambina) • Andrea Iannone ha regalato una Smart a Elodie
Malati
Noemi Bocchi, 34 anni, compagna di Totti, diastasi addominale (si opererà) • Jerry Calà, 71, attore, infarto • Concita De Gregorio, 59, giornalista, tumore (ne è fuori, gira ancora con la parrucca) • Platinette (Mauro Coruzzi), 67, ictus ischemico
Morti
Bice Biagi, 76 anni, giornalista, figlia di Enzo Biagi • Pierluigi Concutelli, 79, terrorista di estrema destra e assassino • Dick Fosbury, 76, campione olimpico di salto in alto 1968, inventore del cosiddetto “stile dorsale” • Kenzaburo Oe, 88, scrittore giapponese, Nobel 1994 • Pier Attilio Trivulzio, 83, giornalista, morto da otto mesi e trovato in stato di mummia a casa sua a Novara
Frase
«Qui siamo arrivati al punto
che in televisione
non si può più dire uccello»
Iva Zanicchi, Domenica In, Rai1