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 2023  febbraio 20 Lunedì calendario

Oggi 413- Settimana 14-20 febbraio 2023

Clamoroso

Dosi di vaccini anti-Covid che, a fine 2023, risulteranno inutilizzate nei magazzini: 173 milioni. Dosi che, ad onta di questa previsione, l’Europa sarà obbligata per contratto ad acquistare da Pfizer: 450 milioni. Quota di questo spreco in carico all’Italia: 13,6%. Costo per noi: tre miliardi di euro

Forse non è così incomprensibile la ragione per cui lo scambio di messaggi tra la presidente von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer è tenuto segreto (il New York Times vuole portare per questo la Commissione Ue in tribunale).

 

Un anno

Un anno fa è scoppiata la guerra fra Russia e Ucraina.

Non è giusto questo modo di dire.

Non si deve dire: «Un anno fa è scoppiata una guerra», ma «Un anno fa la Russia ha invaso l’Ucraina». La Russia non ha dichiarato guerra all’Ucraina annunciando, tramite ambasciatori, l’inizio delle ostilità alla tal ora del tal giorno. No. Il 24 febbraio le armate di Putin hanno direttamente passato il confine e puntato su Kiev, perché nella mente di Putin quella non era una guerra, ma un’“operazione speciale”, cioè in pratica un’operazione di polizia. Si trattava, secondo Putin, semplicemente di riportare alla ragione una provincia riottosa, che negli ultimi tempi aveva avuto strane idee e che nelle regioni orientali del Paese non si comportava come avrebbe dovuto. Una provincia che si considerava indipendente per convenienza, ma che apparteneva a Mosca, da sempre. Secondo Putin. Non ricorda la colonna di sessanta chilometri che puntava su Kiev e di cui non s’è più saputo nulla? Un’operazione di polizia. In una settimana, massimo quindici giorni, pensava Putin, ci liberiamo di questo infido Zelenskij e mettiamo al posto suo gli amici nostri. Cioè, “un governo di persone perbene”, come avrebbe detto poi l’amico di Putin, Silvio Berlusconi.

Invece…

Invece tra il 2014 e il 2022 americani e inglesi, e anche i norvegesi, avevano segretamente addestrato e armato gli ucraini, e gli ucraini hanno bellamente resistito fino ad oggi, e persino contrattaccato e riconquistato territori, al punto che oggi la pace sembra più lontana di un anno fa. Molto più lontana.

Perché?

Perché nessuno dei due può permettersi di perdere e, viste le forze in campo, nessuno dei due può nemmeno sperare di vincere. Qualcosa di simile a quello che accadde nei primi tre anni della Prima guerra mondiale: francesi, inglesi, russi e poi italiani nelle trincee di qua, austriaci e tedeschi nelle trincee di là, e non si andava né avanti né indietro, ci si limitava a massacrarsi senza fine l’un l’altro. L’equilibrio si ruppe con l’intervento americano. E anche qui: ci vuole una rottura dell’equilibrio.

E come può prodursi una rottura dell’equilibrio?

Se, di là, cadesse Putin. La Russia ha perso tutte le guerre degli ultimi due secoli, ma con questa singolarità: il popolo è sempre stato dalla parte dello zar di turno, tranne, appunto, nel ’17 (rivoluzione bolscevica). Non ci illudiamo: il popolo – l’immenso popolo sperduto nelle immense lande russe – sta ancora con Putin e crede a quello che Putin gli racconta. Oppure se, di qua, i governi smettessero di aiutare Zelenskij. In Occidente l’opinione pubblica è inquieta: gli aiuti costano e la continuazione della guerra ha conseguenze pesanti sulla nostra vita di tutti i giorni. Negli Stati Uniti l’opinione pubblica sta con gli ucraini con sempre meno convinzione e se i repubblicani avanzassero... Da noi è lo stesso. Anzi: i sondaggi dicono che la maggioranza ha forti dubbi sulla nostra convenienza a prender parte, sia pure tenendoci a distanza, a quel conflitto.

Quanti morti finora?

Da parte russa, secondo il New York Times, duecentomila. Gli ucraini mantengono il segreto sui loro caduti. Ma potrebbero essere anche centomila.

C’è l’incognita cinese.

Terranno per quanto possibile il piede in due scarpe.

Dividere l’Ucraina in due parti? Riuscire a convincerli a un cessate il fuoco?

È troppo presto.

La bomba atomica?

Non voglio nemmeno pensarci.

 

Siccità

Situazione gravissima, il Po è tre metri sotto il livello zero, gli altri specchi d’acqua sono a secco.

 

Politica

Niente Superbonus, a meno che la pratica non sia già stata avviata: Forza Italia, benché nella maggioranza, annuncia le barricate, Conte tuona, il Pd esita. La misura è impopolare, ma lo Stato non può permettersela (in cassa ci sono adesso una trentina di miliardi, cioè quasi niente) e le truffe valgono poco meno di dieci miliardi • Berlusconi è stato assolto nel processo cosiddetto “Ruby ter” «perché il fatto non sussite». Fine del bunga bunga, delle cene eleganti e della nipote di Mubarak. Le cosiddette olgettine avrebbero dovuto essere interrogate come indagate (quindi con l’avvocato e la facoltà di non rispondere) e non come testimoni. Quello che hanno raccontato non può essere preso in considerazione.

 

Donne

Nicolas Sturgeon, 52 anni, si è dimessa per stanchezza da premier scozzese, idem Susan Wojcicki, 54, da amministratore delegato di YouTube • Camilla di re Carlo ha rinunciato, per la cerimonia dell’incoronazione, al mitico Koh-i-Noor ed evitato così un incidente diplomati con l’India • Giorgia Meloni ha imposto le dimissioni da sottosegretario all’Università a Augusta Montaruli, 39, condannata per uso improprio di fondi pubblici • Margherita Cassano, 67, è la prima presidente donna di Cassazione • Nikki Haley, 51, ex goverrnatrice della Carolina del Sud e ambasciatrice con Trump all’Onu, ha deciso di candidarsi alla Casa Bianca («i calci con i tacchi alti fanno più male»)

 

Numeri

371 milioni, la vincita record al Superenalotto, andata a beneficio di 90 scommettitori sparsi in tutta Italia.

 

Malati

Jimmy Carter, 98 anni, ex presidente Usa, cancro, è in fin di vita • Adriano Celentano, 85, cantante, malore (a casa negano) • Antonio Conte, 53, allenatore di calcio (postumi dell’operazione alla cistifellea) • Richard Gere, 73, attore, polmonite • Giorgia Meloni, 46, premier, influenza (è guarita).

 

Morti

Libero Casagrande, 94 anni, editore • Ilario Castagner, 83, allenatore di calcio • Giampiero Neri, 96, poeta • Alberto Radius, 81, chitarrista • Giorgio Ruffolo, 97, economista • Maurizio Scaparro, 91, regista teatrale • Raquel Welch, 83, attrice.

 

Frase

«Gli elettori decidono, ma non è vero che hanno sempre ragione» (Carlo Calenda)