Corriere della Sera, 8 agosto 2024
Daria Perrotta è ufficialmente la prima donna ragionier di Stato
La sliding door di Daria Perrotta risale a oltre venti anni fa, quando giovane funzionaria della Camera dei deputati collabora con Giancarlo Giorgetti, all’epoca presidente della Commissione bilancio di Montecitorio. In quell’occasione l’attuale ministro dell’Economia impara a conoscere le caratteristiche di Perrotta: grande capacità di lavoro e granitico senso delle istituzioni. Doti che, non a caso, hanno accompagnato l’intero percorso della prima donna a essere stata nominata Ragioniere generale dello Stato, in sostituzione del dimissionario Biagio Mazzotta, reo, secondo l’attuale governo e in particolare Giorgetti, di non avere stimato adeguatamente l’effetto dei bonus edilizi sulle finanze pubbliche. Ecco, quindi, l’arrivo di Perrotta nella strategica casella di guardiana dei conti. Classe 1977, nata a Napoli, ma formatasi a Roma, dove ha studiato dai gesuiti al Liceo Massimo e poi alla Luiss. Negli ultimi dieci anni Perrotta ha ricoperto una serie di incarichi: tra gli altri è stata consigliere giuridico di Maria Elena Boschi quando era ministra nel governo Renzi, capo delle attività dell’Ufficio di segreteria del Consiglio del ministri nel governo Conte, consigliere per gli Affari economici di Dario Franceschini ministro della Cultura, capo di gabinetto di Roberto Garofoli nell’esecutivo di Draghi, fino all’attuale incarico, quello che l’ha riavvicinata a Giorgetti, in veste di capo dell’ufficio legislativo del ministero dell’Economia. «Se la Ragioniera non arriva dalla Banca d’Italia ma dalla Corte dei Conti, ho compiuto un peccato mortale?», ha replicato Giorgetti a chi contestava la scelta. «Ok, ho compiuto un peccato mortale. Siccome è brava, lo dicono tutti, io ho pensato di indicarla». (an. duc.)