23 gennaio 2023
Oggi 409 - Settimana 17-23 gennaio 2023
Cani
Il panettone per cani si chiama “canettone”, il pandoro per cani si chiama “candoro”, li produce una ditta di Brescia.
Juventus
È morta la Dc, potrà morire anche la Juventus.
Lo dice per via dei quindici punti?
Sì, anche se non ho capito perché la Juventus si sia beccata una penalità di 15 punti e le squadre sue complici no.
Ma le è chiaro il meccanismo?
Insomma…
Se io ho in bilancio una perdita, mettiamo, di cento milioni, e non ho un capitale sufficiente, sono obbligato a tirar fuori i soldi per coprirla. Invece dei soldi, posso però conferire alla società una casa o dei gioielli, insomma della roba, ed è ammesso che il valore di questa roba copra la perdita. Valore certificato, naturalmente.
Ovvio.
Ora, nel caso di una società di calcio la “roba” è costituita soprattutto dai calciatori. Quindi, se io ho un calciatore Tizio che vale 100 milioni, e posso metterlo in bilancio, la perdita di cui sopra è coperta.
E chi certifica che il calciatore Tizio vale 100 milioni?
Facile: mostro ai ragazzi della finanza il documento con cui l’ho acquistato e in questo documento c’è scritto che l’ho pagato 100 milioni. Più certificato di così!
Ma che giro è? Allora i cento milioni li hai tirati fuori davvero?
No, perché la squadra che mi ha venduto il calciatore Tizio ha avuto come pagamento il calciatore Caio, che gli ho venduto io al valore di 100 milioni. Patrimonio (la “roba”) da cento milioni io, patrimonio da cento milioni lui, invece di mettere a posto un bilancio ne abbiamo sistemati due. Naturalmente sul mercato reale i due calciatori che sono serviti allo scambio da cento milioni valgono poco o niente, in campo non li vedremo mai. L’operazione si chiama “plusvalenze a specchio”.
Quindi avevo capito bene che ci sono dei complici. E chi sono questi complici?
Finora risulta che la Juve abbia fatto questo giochetto con otto società. Genoa, Sampdoria, Empoli, Pisa, Pro Vercelli, Parma, Pescara, Novara. Club che la giustizia sportiva ha ritenuto di assolvere. Non conosciamo ancora le motivazioni della sentenza, ma per gli otto assolti dovrebbe trattarsi dell’impossibilità di stabilire un criterio oggettivo per la valutazione dei giocatori.
È giusto?
Al cittadino comune la cosa pare sommamente ingiusta. Del resto, la massima dice: “summum ius, summa iniuria”. Applica la norma fino in fondo, e sarai certo dell’ingiustizia.
Invece la Juve…
Nel caso della Juve c’è un’indagine della magistratura ordinaria che indaga in quanto la società è quotata in Borsa e deve quindi sottostare a un regime più severo delle altre squadre. La giustizia sportiva non ha potuto non agire di fronte alle evidenze di un’indagine penale. È possibile che il giudice sportivo, più in là e nonostante l’assoluzione degli otto, si rassegni a metter mano a tutta la porcheria, andando a ficcare il naso anche nei bilanci degli altri. E in questo caso, credo, verrà giù tutto. La pratica delle plusvalenze a specchio è vecchia come il cucco, la sapevano tutti, i giornali l’hanno descritta molte volte, e riguarda assolutamente tutte le società di calcio senza eccezione. La questione casomai è come mai ci si sia decisi a intervenire solo ora.
È come per Messina Denaro? Dipende dal fatto che c’è un nuovo governo?
Io non m’avventurerei in un mare tanto aperto.
Conseguenze per la Juve?
La previsione più infausta dice che dovrà vendere i giocatori più forti per ripianare i debiti (238 milioni di passivo al 30 giugno 2022) e che non avrà la forza per partecipare alle competizioni europee per almeno cinque anni (la stessa Uefa potrebbe escluderla in conseguenza di un comportamento giudicato sleale). Significa un mancato guadagno di decine di milioni. Potrebbe poi arrivare un’altra stangata in punti di penalizzazione o addirittura in multe plurimilionarie perché ci sono accordi per una sessantina di milioni che la Juve ha stipulato con certi calciatori diciamo in segreto, cosa vietatissima. A forza di penalizzazioni o di sanzioni economiche, i bianconeri l’anno prossimo potrebbero giocare in B. O addirittura fallire e ricominciare daccapo in serie C o D.
Messina Denaro
Messina Denaro aveva tre case (dette “covi”), in una delle quali sono stati trovati abiti costosi, sneakers firmate, orologi di alta gamma, profumi di lusso, un frigo pieno di cibo, ricevute di ristoranti, viagra, preservativi. Appesa a una delle pareti: una locandina del Padrino. Suoi abiti al momento dell’arresto: un cappello bianco Polo Ralph Lauren da 64,99 euro, una giacca invernale di velluto a coste Gucci da 499 euro, una camicia VANS da 80 euro, una maglietta Tommy Hilfinger da 44,99 euro e dei Rayban Julie Legend RB3957 da 269,99 euro. Totale: 958,97 euro. Orologio da 30-40 mila euro. Suo patrimonio: 4 miliardi di euro. Investimento più redditizio: gli impianti eolici (circa 1,5 miliardi), i villaggi vacanze (700 milioni), 43 punti vendita della grande distribuzione in provincia di Trapani e Agrigento. Adesso: cella di dieci metri quadrati nel carcere dell’Aquila, arredata con un letto saldato a terra, un cesso, un televisore che tiene spento. Ora d’aria in un corridoio chiuso da mura alte cinque metri. Isolamento completo. Però, ai festeggiamenti per il suo arresto organizzati in Castelvetrano si sono presentati in 24. L’uomo fa ancora paura. Sarà bene ricordare, specie a quelli che adesso fanno i gradassi, che Messina Denaro, se non filavi dritto, ti scioglieva i figli nell’acido. Alzi la mano il cittadino qualunque che in questi trent’anni, consapevole che tanto non lo pigliavano, con questi rischi avrebbe parlato.
Numeri
151.951 il reddito di Giorgia Meloni per l’anno 2021.
Malati
Ron Jeremy. 69 anni, pornodivo, demenza senile • Giancarlo Magalli, 75, conduttore tv, linfoma (ha perso 25 chili, è guarito) • Rafa Nadal, 36, tennista, lesione di secondo grado al muscolo ileopsoas della gamba sinistra, stop di due mesi, forse carriera finita.
Morti
David Cosby, 82 anni, chitarrista e cantautore californiano («il baffone del rock») • Gino Landi, 90, coreografo della tv in bianco e nero • Lucile Randon, 119, suora, la donna più vecchia del mondo • Paul Vecchiali, 93, regista francese.
Frase
«Se vai a letto con le galline, ti svegli con i pulcini a carico»
Francesco Salvi